Il Vicario episcopale per la Vita Consacrata femminile assume i compiti assegnati dalla cost. 464, lett. a) del Sinodo diocesano 47° relativamente alle funzioni di collegamento con la Chiesa ambrosiana, promozione della conoscenza e stima della vita consacrata (favorendone la comprensione e la stima presso i presbiteri), attenzione alla pastorale vocazionale unitaria e sviluppo e ordinamento della partecipazione dei consacrati alla pastorale diocesana, con riferimento alle diverse realtà di consacrazione i cui appartenenti sono di genere femminile.
Il Vicario episcopale per la Vita Consacrata femminile è Ordinario diocesano ed è a questo titolo specifico e con l’autorità che ne deriva (cui possono essere annessi eventuali mandati speciali) che si rapporta ai diversi soggetti rientranti nella sua competenza (e ai corrispettivi soggetti di coordinamento diocesano, in particolare la Segretaria diocesana dell’Unione Superiori Maggiori d’Italia – USMI), sia che si tratti di istituti religiosi femminili (partecipando della particolare responsabilità dell’Arcivescovo quando sono di diritto diocesano o si tratta di monasteri sui iuris con piena autonomia), sia che si tratti di società di vita apostolica femminili (partecipando sempre della particolare responsabilità dell’Arcivescovo quando sono di diritto diocesano).
Pur essendo prevista la figura di appositi delegati diocesani faranno riferimento al Vicario episcopale per la Vita Consacrata femminile, per un coordinamento unitario, anche le realtà dell’Ordo virginum e dell’Ordo viduarum ambrosianus.
Tra le competenze del Vicario episcopale per la Vita Consacrata femminile una peculiare attenzione dovrà essere posta all’affidamento di opere diocesane agli istituti religiosi (o alle società di vita apostolica) femminili e all’apertura (e all’eventuale chiusura) di nuove case, nell’attenzione tanto al carisma di ogni istituto (o società di vita apostolica) quanto alle esigenze della vita pastorale.
In ragione della loro peculiare natura tutti gli istituti secolari e tutte le nuove forme di vita consacrata, sia maschili che femminili, fanno riferimento al Vicario episcopale per la Vita Consacrata maschile, ma il Vicario episcopale per la Vita Consacrata femminile non farà mancare allo stesso il suo specifico contributo quando si tratta di realtà femminili e se il caso lo richiede sarà disponibile a seguire alcune specifiche realtà.