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Il fenomeno digitale che lascia segni invisibili

don Luca Fossati
Collaboratore ufficio comunicazioni sociali

Nel mondo delle relazioni digitali, esiste un fenomeno sempre più comune, ma altrettanto doloroso: il ghosting. Questo termine, che può evocare l’immagine di un fantasma che scompare nel nulla, descrive un comportamento che molti hanno vissuto o visto accadere online. Ma cosa significa esattamente, e quali sono le conseguenze sulle nostre interazioni sociali? Scopriamolo.

Cos’è il ghosting?

Il ghosting deriva dall’inglese ghost, ovvero fantasma, e si riferisce all’azione di sparire improvvisamente da una relazione o conversazione senza dare alcuna spiegazione. In altre parole, una persona smette di rispondere a messaggi, commenti, o telefonate, senza preavviso, lasciando l’altra parte confusa e senza risposte. Questo comportamento può manifestarsi in molti contesti, dalle amicizie alle relazioni romantiche, e avviene sia sui social media che nelle app di messaggistica o persino nelle email.

Immagina di essere in una conversazione attiva o di avere una relazione con qualcuno che improvvisamente scompare: non risponde più, non ti dà spiegazioni, semplicemente svanisce. Questo è il ghosting, una forma di chiusura silenziosa che lascia spesso chi ne è vittima a interrogarsi sulle cause.

Perché le persone fanno ghosting?

Le motivazioni dietro il ghosting possono essere diverse. Molte persone scelgono questa via per evitare il confronto emotivo. Invece di affrontare una conversazione difficile, preferiscono svanire nel nulla. Altri potrebbero decidere di fare ghosting per conflitti interni o malintesi non risolti, preferendo tagliare i ponti senza fornire spiegazioni.

Sui social media, il ghosting è reso ancora più semplice dalla natura stessa delle piattaforme: è facile bloccare o ignorare qualcuno senza affrontare le conseguenze di una conversazione scomoda. Questo comportamento diventa un modo rapido per sfuggire alle responsabilità relazionali, ma con un costo emotivo per chi lo subisce.

L’impatto emotivo del ghosting

Il ghosting può avere un forte impatto emotivo, soprattutto quando si è investito tempo ed energie in una relazione o interazione. Essere “ghostati” porta spesso a sentimenti di confusione, frustrazione e rifiuto. Chi subisce il ghosting tende a riempire i vuoti di spiegazioni con ipotesi, spesso ansiose, che possono portare a una perdita di autostima e a sensi di insicurezza.

Nel contesto digitale, dove molte interazioni avvengono tramite uno schermo, l’assenza di un confronto diretto rende più facile per chi pratica il ghosting sfuggire alle proprie responsabilità, lasciando però chi è “ghostato” senza una chiusura chiara, prolungando il dolore e il senso di rifiuto.

Come gestire il ghosting

Subire il ghosting può essere doloroso, ma è importante ricordare che questo comportamento riflette più chi lo pratica che chi lo subisce. Il ghosting è spesso il segnale di una difficoltà emotiva o di un’incapacità di gestire relazioni in modo maturo. Non prendere questo comportamento sul personale è fondamentale per mantenere la propria autostima intatta.

Se invece ti trovi nella posizione di voler chiudere una relazione o una comunicazione, è importante farlo con rispetto. Sparire senza spiegazioni non solo crea sofferenza nell’altra persona, ma è anche un comportamento poco rispettoso. Avere una conversazione onesta e chiara, anche se scomoda, è sempre preferibile al ghosting. Comunicare apertamente i propri sentimenti permette di chiudere una relazione in modo sano e rispettoso.

Conclusione

Il ghosting è diventato una pratica comune nei tempi digitali, ma ciò non lo rende meno dannoso. La comunicazione, anche online, è alla base di relazioni sane e mature. Sparire non è mai la soluzione migliore: dobbiamo ricordare che dall’altra parte dello schermo c’è sempre una persona con emozioni e sentimenti reali. Prendersi cura delle proprie interazioni digitali significa anche rispettare l’altro, affrontando il disagio con chiarezza e maturità.

Concludiamo questo approfondimento sul ghosting con un invito alla riflessione: le relazioni, sia online che offline, meritano trasparenza e rispetto.

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