L’omelia dell’arcivescovo ai funerali del giovane sacerdote scomparso improvvisamente a Biassono
Milano, 9 febbraio 2022 – L’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha celebrato questa mattina a Biassono (MB) i funerali di don Simone Vassalli, giovane sacerdote morto improvvisamente nella notte tra sabato e domenica.
«Il morire diventa rivelazione – ha detto l’Arcivescovo nell’omelia -. Tutti coloro che hanno conosciuto don Simone ne hanno ricevuto parole sapienti, sorrisi incoraggianti, testimonianza di intensa vita di preghiera. Il suo morire è rivelazione: ciascuno ora capisce meglio quella parola, torna alla memoria con inedita incisività quel momento vissuto insieme, quella prossimità gentile, quella fraternità semplice e intensa. Proprio il suo morire incide più profondamente la sua testimonianza in coloro che l’hanno conosciuto. Ma adesso anche coloro che non l’hanno incontrato ora, proprio per il suo morire, il suo morire così, ne sentono parlare, forse sono raggiunti da una parola, dal racconto di un amico, da una commozione incomprensibile».
Nato nel 1982 a Vaprio d’Adda, entrato in seminario dopo la laurea in Biologia e ordinato sacerdote nel 2013, da allora don Simone era Vicario della Comunità Pastorale “Maria Vergine Madre dell’Ascolto” di Biassono. Colpito da un malore, è stato trovato morto nella cappellina del suo appartamento la mattina di domenica 6 febbraio.
«Nessuno dica che Dio ha voluto la morte di don Simone – ha detto ancora mons. Delpini -, perché Dio maledice la morte e non c’entra nulla con la morte e colui che della morte ha il potere. Tutti, però, lasciamoci scuotere dal grido estremo del Figlio, il Verbo fatto carne, Colui che dona lo Spirito di vita. Il grido estremo è l’ultima rivelazione dell’onnipotenza di Dio: morte, io ti maledico. Morte, io ti anniento! Ti dichiaro sconfitta e mostro la tua sconfitta nel seminare nel morire la nuova definitiva rivelazione».
Stefano Femminis
Responsabile Ufficio Comunicazioni sociali
Arcidiocesi di Milano