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in programma l’incontro con i due missionari ambrosiani, i vescovi e le loro comunita’

Milano, 11 dicembre 2021 – Da lunedì 13 dicembre a venerdì 17 l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, si recherà in Albania per incontrare i due missionari ambrosiani che operano nel «Paese delle aquile» e le loro comunità.

La prima parte del viaggio si svolgerà al nord, nella Diocesi di Sapa, dove un anno fa è arrivato don Alberto Galimberti, che ha raccolto il testimone da don Enzo Zago, oggi a Valona.

Martedì mons. Delpini incontrerà il vescovo di Sapa, mons. Simon Kulli, e proporrà una riflessione a preti, religiosi, religiose e assistenti pastorali della Diocesi. Nel pomeriggio si recherà nella parrocchia San Giuseppe di Gjader per incontrare ragazzi e animatori dell’oratorio e celebrare la Messa; farà poi visita ad alcune famiglie e infine sarà accolto a Casa Rozalba, una casa famiglia per ragazze adolescenti in difficoltà.

Il giorno successivo l’Arcivescovo visiterà i villaggi della zona, incontrando in particolare alcuni malati e anziani. Nel pomeriggio è atteso a Blinisht dai ragazzi dell’oratorio, poi nella grande chiesa dedicata ai Martiri albanesi celebrerà la Messa. La cena sarà in compagnia delle suore e degli assistenti pastorali.

Giovedì, dopo un passaggio da Tirana per incontrare il nunzio, mons. Luigi Bonazzi, mons. Delpini si recherà al sud del Paese, una zona dove la presenza della Chiesa cattolica è meno radicata. A Valona il presule incontrerà il vescovo Giovanni Peragine e don Enzo Zago, fidei donum ambrosiano da 14 anni ma arrivato qui da poche settimane. Solo pochi giorni fa il missionario ha ricevuto l’incarico di coordinare tutti i percorsi di catecumenato per i giovani e gli adulti che lo richiedono.

Infine venerdì, prima del volo di rientro, l’Arcivescovo incontrerà nella cittadina di Lushnje preti, religiosi e laici del vicariato.

Ad accompagnare l’Arcivescovo per tutto il viaggio sarà don Maurizio Zago, responsabile diocesano della Pastorale missionaria: «Questo non è un periodo adatto a lunghi viaggi – spiega -, ma l’Albania è vicina e, avendo solo due preti fidei donum da incontrare, in quattro giorni riusciamo a tenere il collegamento con le missioni. L’Arcivescovo desidera far percepire anche fisicamente la vicinanza al ministero dei due missionari, visitare le comunità in cui operano, ascoltare a viva voce le gioie e le difficoltà che incontrano. Sarà importante anche l’incontro con i vescovi che li hanno accolti: l’esperienza dei sacerdoti diocesani fidei donum si comprende di più entro l’orizzonte della cooperazione tra Chiese sorelle. Questo orizzonte non preclude il valore missionario di annuncio del Vangelo di Gesù, ma mettendosi a servizio di una Chiesa locale con il suo pastore, le sue tradizioni, i suoi cammini».

I fidei donum sono sacerdoti diocesani e laici inviati all’estero come missionari dalla propria Diocesi, normalmente per un numero limitato di anni, altre volte in maniera più stabile. Per quanto riguarda la Chiesa di Milano sono attualmente 34, di cui 30 sacerdoti e 4 laici, distribuiti tra Albania, Argentina, Brasile, Camerun, Colombia, Cuba, Haiti, Messico, Niger, Perù, Repubblica democratica del Congo, Turchia e Zambia.

Il viaggio in Albania di mons. Delpini sarà il primo all’estero da quando è scoppiata la pandemia: il viaggio precedente si svolse dal 7 al 14 gennaio 2020 in Perù.

Stefano Femminis
Responsabile Ufficio Comunicazioni sociali
Arcidiocesi di Milano