«La gioia di pasqua non è l’esteriorita di una euforia, ma la rivelazione della presenza amica del risorto». «Gesù non è estraneo all’abisso di male che ci spaventa, ma in quell’abisso ha vinto la morte»
Milano, 9 aprile 2023 – «La gioia di Pasqua non è l’esteriorità di una euforia, ma la rivelazione che nella camera più segreta, dove nessuno può entrare, abita la presenza amica del risorto. La nostra verità profonda non è la solitudine, l’abisso del nulla che insidia la vita, ma la comunione amorosa che rende vivi della via del Figlio di Dio. La nostra verità profonda è che siamo dimora dello Spirito Santo»: con queste parole l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha concluso l’omelia nella Messa Pontificale di Pasqua presieduta questa mattina in Duomo.
Facendo riferimento alla tristezza e allo smarrimento dei discepoli dopo la morte in croce del Signore, mons. Delpini ha riflettuto: «L’intimità desolata è così insopportabile che molti distolgono lo sguardo e l’attenzione. Meglio vivere di esteriorità, di apparenze, adeguarsi alle aspettative altrui, piuttosto che fare i conti con la propria verità; meglio vivere nella frenesia, nel rumore, nelle chiacchiere, piuttosto che restare nel silenzio opprimente di una buia solitudine. Meglio vivere fuori di sé, piuttosto che dover fare in conti con sé stessi».
«Maria invece sta presso il sepolcro – ha proseguito l’Arcivescovo riferendosi alla figura di Maria Maddalena, secondo il Vangelo di Giovanni la prima testimone della Resurrezione di Gesù -, sosta nella sua desolata solitudine e la domanda dello Sconosciuto le rivela che c’è una presenza che bussa alla porta della camera segreta dove è custodita la sua intimità. Lo Sconosciuto del giardino si rivela l’Amato che si credeva perduto per sempre». Gesù, ha spiegato mons. Delpini, «è morto per i nostri peccati: cioè non è estraneo a quell’abisso di male, a quella minaccia di morte che ci spaventa, ma in quell’abisso ha vinto il male, la morte e lo spavento».
La Messa in Duomo ha fatto seguito a quella che l’Arcivescovo ha celebrato insieme ai detenuti della Casa di reclusione di Opera, questa mattina alle 8.45. Con i Secondi Vespri Pontificali di questo pomeriggio alle 16.30, sempre nella Cattedrale, si concluderanno i Riti del Triduo pasquale. Martedì mons. Delpini sarà invece a Roma, con 5mila preadolescenti impegnati nel pellegrinaggio promosso dalla Fondazione Oratori Milanesi: con loro l’Arcivescovo celebrerà la Messa nella Basilica di San Pietro in Vaticano, alle ore 10 (diretta streaming sul canale Youtube Pastorale Giovanile FOM Milano).
Scarica l’omelia pronunciata questa mattina in Duomo.
Stefano Femminis
Responsabile Ufficio Comunicazioni sociali
Arcidiocesi di Milano