La visita di Papa Francesco in Iraq dal 5 al 8 marzo 2021 è stata storica
A seguito della visita di Papa Francesco in Iraq, suggeriamo alcuni spunti per la riflessione e formazione personale o comunitaria.
Mariagrazia Zambon, laica fidei donum in servizio presso il Vicariato Apostolico di Istanbul, ci propone una testimonianza sul viaggio del Papa visto dei cristiani iracheni presenti in Turchia dal titolo Papa Francesco ha restituito ai cristiani d’oriente la voglia di sognare.
Riportiamo la testimonianza di padre Jihad Youssef, monaco monastero di Mar Musa in Siria: «La cosa che io ho molto apprezzato è che il Papa questa volta ha incontrato una chiesa millenaria in estinzione, una chiesa dei martiri come la chiesa dei primi secoli. L’incontro ha donato speranza e rinforzo a tutta tutte le comunità cristiane lì e nel Medio Oriente in quanto tale: questa la prima riflessione che ho fatto. La seconda: il Papa ha incontrato i rappresentati sunniti e sciiti. Prima, ad Abu Dhabi, l’incontro era in terra sunnita, ora, in Iraq, il versante sciita è molto importante, quindi un incontro con più ampio raggio del mondo musulmano. Terza riflessione: è la bellissima apertura e attitudine universale presa nel nome di Abramo, la preghiera dei figli di Abramo è molto consolante ed è profetica. Il lato profetico di questa visita non sta nell’annunciare che cosa avverrà ma nel compimento di quanto è stato già annunciato e predicato per bocca di padre Paolo Dall’Oglio anni fa. Egli ha sempre visto la soluzione del problema del Medio Oriente, Gerusalemme per prima, nell’unione dei credenti figli di Abramo e con l’intercessione del Patriarca che partì da Ur andando “dove Dio” gli ha mostrato senza nemmeno sapere dove sta andando…».
Vi indichiamo anche un articolo di Vincenzo Buonomo, Rettore della Pontificia Università Lateranense – Agenzia Sir Il Papa in Iraq: la fede, non la religione.
Anche il mensile Popoli e Missione propone un articolo sul viaggio del papa Papa in Iraq: “Vengo come pellegrino penitente, nel segno di Abramo”.
Vi invitiamo inoltre a tornare sui discorsi, sulle omelie e le preghiere del Papa tenuti in questi giorni:
Videomessaggio del Santo Padre prima del Viaggio Apostolico in Iraq
Viaggio Apostolico in Iraq 05/03: Incontro con i Vescovi, Sacerdoti, Religiosi/e, Seminaristi e Catechisti
Viaggio Apostolico in Iraq 05/03: Incontro con le Autorità, la Società civile e il Corpo Diplomatico
Viaggio Apostolico in Iraq 06/03: Santa Messa
Viaggio Apostolico in Iraq 06/03: Incontro interreligioso
Viaggio Apostolico in Iraq 07/03: Visita alla Comunità Di Qaraqosh
Viaggio Apostolico in Iraq 07/03: Santa Messa
Viaggio Apostolico in Iraq 07/03: Angelus al termine della visita alla Comunità di Qaraqosh
Viaggio Apostolico in Iraq 07/03: Preghiera di suffragio per le Vittime della guerra
Eccovi alcuni stralci del messaggio del Papa:
“Vengo come pellegrino, come pellegrino penitente per implorare dal Signore perdono e riconciliazione dopo anni di guerra e di terrorismo, per chiedere a Dio la consolazione dei cuori e la guarigione delle ferite. E giungo tra voi come pellegrino di pace, a ripetere: «Voi siete tutti fratelli» (Mt 23,8). Sì, vengo come pellegrino di pace in cerca di fraternità, animato dal desiderio di pregare insieme e di camminare insieme, anche con i fratelli e le sorelle di altre tradizioni religiose, nel segno del padre Abramo, che riunisce in un’unica famiglia musulmani, ebrei e cristiani.” (dal videomessaggio di Papa Francesco del 4 marzo).
“Cari fratelli e sorelle, questo luogo benedetto ci riporta alle origini, alle sorgenti dell’opera di Dio, alla nascita delle nostre religioni. Qui, dove visse Abramo nostro padre, ci sembra di tornare a casa. Qui egli sentì la chiamata di Dio, da qui partì per un viaggio che avrebbe cambiato la storia. Noi siamo il frutto di quella chiamata e di quel viaggio. Dio chiese ad Abramo di alzare lo sguardo al cielo e di contarvi le stelle (cfr Gen 15,5). In quelle stelle vide la promessa della sua discendenza, vide noi. E oggi noi, ebrei, cristiani e musulmani, insieme con i fratelli e le sorelle di altre religioni, onoriamo il padre Abramo facendo come lui: guardiamo il cielo e camminiamo sulla terra. (dall’incontro interreligioso di Papa Francesco a Ur del 6 marzo).
PREGHIERA DEI FIGLI DI ABRAMO
Dio Onnipotente, Creatore nostro che ami la famiglia umana e tutto ciò che le tue mani hanno compiuto, noi, figli e figlie di Abramo appartenenti all’ebraismo, al cristianesimo e all’islam, insieme agli altri credenti e a tutte le persone di buona volontà, ti ringraziamo per averci donato come padre comune nella fede Abramo, figlio insigne di questa nobile e cara terra. Ti ringraziamo per il suo esempio di uomo di fede che ti ha obbedito fino in fondo, lasciando la sua famiglia, la sua tribù e la sua patria per andare verso una terra che non conosceva. Ti ringraziamo anche per l’esempio di coraggio, di resilienza e di forza d’animo, di generosità e di ospitalità che il nostro comune padre nella fede ci ha donato. Ti ringraziamo, in particolare, per la sua fede eroica, dimostrata dalla disponibilità a sacrificare suo figlio per obbedire al tuo comando. Sappiamo che era una prova difficilissima, dalla quale tuttavia è uscito vincitore, perché senza riserve si è fidato di Te, che sei misericordioso e apri sempre possibilità nuove per ricominciare. Ti ringraziamo perché, benedicendo il nostro padre Abramo, hai fatto di lui una benedizione per tutti i popoli. Ti chiediamo, Dio del nostro padre Abramo e Dio nostro, di concederci una fede forte, operosa nel bene, una fede che apra i nostri cuori a Te e a tutti i nostri fratelli e sorelle; e una speranza insopprimibile, capace di scorgere ovunque la fedeltà delle tue promesse. Fai di ognuno di noi un testimone della tua cura amorevole per tutti, in particolare per i rifugiati e gli sfollati, le vedove e gli orfani, i poveri e gli ammalati. Apri i nostri cuori al perdono reciproco e rendici strumenti di riconciliazione, costruttori di una società più giusta e fraterna. Accogli nella tua dimora di pace e di luce tutti i defunti, in particolare le vittime della violenza e delle guerre. Assisti le autorità civili nel cercare e trovare le persone rapite, e nel proteggere in modo speciale le donne e i bambini. Aiutaci ad avere cura del pianeta, casa comune che, nella tua bontà e generosità, hai dato a tutti 5noi. Sostieni le nostre mani nella ricostruzione di questo Paese, e dacci la forza necessaria per aiutare quanti hanno dovuto lasciare le loro case e loro terre a rientrare in sicurezza e con dignità, e a iniziare una vita nuova, serena e prospera. Amen.
Per approfondire e capirne di più:
«La pace non chiede vincitori ma fratelli» – Mondo e Missione
Le ong in Iraq: “Più collaborazione tra noi al servizio di tutti” – Mondo e Missione
IRAQ – VATICANO Cristiani e musulmani irakeni: dopo l’Isis, il Papa sana le ferite di Mosul e Ninive (asianews.it)
«Noi cristiani ancora oggi perseguitati nella Piana di Ninive» – Mondo e Missione
IRAN-VATICANO I media iraniani celebrano l’incontro ‘di pace’ fra il Papa e al-Sistani (asianews.it)
L’altra metà dell’islam – Mondo e Missione