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Dopo l’assennata battuta d’arresto dello scorso anno pastorale, quest’anno alcune scuole di italiano per stranieri nelle parrocchie hanno coraggiosamente provato a ricominciare il servizio

Dopo attenta riflessione e una valutazione corale che ha visto coinvolti i referenti di molte scuole riunite nel Coordinamento, a cura della Pastorale Migranti – alla quale è stato invitato anche don Michele Porcelluzzi dell’Avvocatura della Curia – alcune scuole hanno deciso di riaprire, nel pieno rispetto delle normative di sicurezza nazionali e delle indicazioni diocesane.

L’attività della scuola di italiano per stranieri è infatti equiparabile (per la modalità di svolgimento) a quella della catechesi dei ragazzi e pertanto, seguendo il protocollo di sicurezza e previa disponibilità degli insegnanti volontari, non ci sono controindicazioni allo svolgimento del servizio.

Le indicazioni basilari ricevute per la riapertura in sicurezza sono quelle ormai note:

  • prima di entrare in aula agli studenti deve essere misurata la temperatura, che deve essere al di sotto dei 37,5°;
  • in ogni aula può prendere posto il numero massimo di studenti ammesso per quel locale, nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale;
  • gli studenti devono sedere alla distanza di almeno 1 mt, tenere la mascherina, igienizzare le mani all’ingresso in aula;
  • gli insegnanti devono tenersi a una distanza di 2 mt dagli studenti e non possono ‘girare’ tra gli studenti;
  • durante la lezione deve essere lasciata aperta una finestra, per il ricircolo dell’aria;
  • al termine della lezione si deve areare il locale e tutte le superfici vanno ripulite con una soluzione idroalcolica;
  • la scuola si dota di un registro delle presenze, con rilevazione delle informazioni minime necessarie per l’eventuale tracciamento dei contatti (nel rispetto della normativa per la tutela della privacy).

Riguardo al tema del green pass: non è richiesto per gli studenti (che però devono attenersi scrupolosamente alle indicazioni sulla sicurezza ed è molto opportuno invitarli a vaccinarsi), mentre gli insegnanti volontari (maggiorenni) – se il corso si svolge nei locali della parrocchia – devono obbligatoriamente presentare almeno l’autodichiarazione sulle condizioni di salute.  Si tratta di indicazioni base fornite dall’Avvocatura; una maggiore selettività può essere autonomamente decisa dai volontari della scuola, in accordo con il parroco (e il responsabile Covid della parrocchia).

Le scuole di italiano per stranieri nelle parrocchie che hanno segnalato la loro riapertura in questo anno scolastico 2021/2022 sono una dozzina, di cui circa la metà a Milano. In allegato l’elenco con indicazione della parrocchia e dei giorni e orari delle lezioni.

In ogni caso, essendo la situazione in continua evoluzione, così come la normativa, è possibile tenersi aggiornati consultando il sito dell’Avvocatura: https://www.chiesadimilano.it/avvocatura/