Dal 25 ottobre a Osnago tre incontri per conoscere la storia della civiltà islamica e alcune caratteristiche fondamentali delle comunità in Occidente
L’Islam non è più una religione lontana tanto nello spazio quanto nella mente, è ormai di casa.
E tuttavia molti sono coloro che mostrano nei suoi confronti scetticismo, se non addirittura paura.
Qualunque sia il nostro approccio, è tuttavia promettente mettersi a conoscere un fenomeno così complesso che tanto coinvolge il dibattito pubblico.
Il corso vuole fornire una strumentazione minima per conoscere la storia della civiltà islamica nonché alcune caratteristiche fondamentali delle comunità in Occidente.
Esso si indirizza principalmente ad operatori pastorali, educatori, insegnanti ma è aperto a chiunque desideri affrontare un discorso di così grande rilevanza per il mondo attuale, evitando il duplice rischio dell’idealizzazione e della chiusura preconcetta.
Non è possibile parlare di Islam senza cogliere, anzitutto, l’affascinate e ricca diversità geografica, culturale e ideologica che lo attraversa L’accento sulle differenze non dovrà, tuttavia, mettere in sordina le profonde comunanze che l’eredità Abramitica ancora manifesta: uno sguardo comparativo tra i tre monoteismi permetterà di individuare dove si evidenziano le singolarità sulla base, però, di una piattaforma comune. Infine, le comunità in diaspora, soprattutto quelle poste sotto la nostra porzione di cielo, come sono riuscite ad adattare la propria identità in un contesto radicalmente nuovo? Tutto ciò interesserà il nostro dibattito!
Per questo il Centro Culturale G. Lazzati di Osnago (Lc), promuove tre incontri con don Pietro Lorenzo Maggioni, prof. Di teologia delle religioni ed ecumenismo.
Gli incontri si svolgeranno alle ore 21 nella Sala multimediale del Centro Parrocchiale di Osnago, in via Gorizia ad Osnago (Lc).
PROGRAMMA
25 OTTOBRE – Islam: geografia, storia e civiltà
8 NOVEMBRE – I fondamenti religiosi dell’Islam (con uno sguardo comparativo)
15 NOVEMBRE – L’Islam in Occidente: questioni fondamentali e percorsi di dialogo