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La ricerca dell’unità dei cristiani è stata uno degli obiettivi principali del concilio Vaticano II. Il Direttorio ecumenico, richiesto durante il Concilio e pubblicato in due parti, l’una nel 1967 e l’altra nel 1970, si è rivelato strumento prezioso per orientare, coordinare e sviluppare lo sforzo ecumenico.

Il Direttorio ha come primi destinatari i Pastori della Chiesa cattolica, ma riguarda anche tutti i fedeli, chiamati a pregare e ad agire per l’unità dei cristiani sotto la guida dei loro vescovi. Costoro, individualmente per la propria diocesi e collegialmente per tutta la Chiesa, sono responsabili, sotto l’autorità della Santa Sede, dell’indirizzo e delle iniziative in materia di ecumenismo.

Una revisione del Direttorio è stata curata nel 1993 dal Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Così, in un’epoca caratterizzata da una crescente secolarizzazione, che chiama i cristiani ad un’azione comune nella speranza del Regno di Dio, le norme che regolano le relazioni tra cattolici e altri cristiani, e le diverse forme di collaborazione da essi attuate, sono stabilite in modo tale che la promozione dell’unità desiderata da Cristo possa essere perseguita in maniera equilibrata e coerente, nella linea e secondo i principi fissati dal concilio Vaticano II.