Domenica 17 settembre alle ore 16,30 nel parco di Villa Litta ad Affori
Associazione Libera
“La pace si costruisce camminando insieme, mettendosi in gioco e contribuendo ciascuno con il proprio passo”. Con queste parole la parrocchia di Santa Giustina, in collaborazione con la Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Milano e l’associazione Libera annunciano l’iniziativa “La pace va di corsa – staffetta della memoria e dell’impegno” organizzata dal gruppo adolescenti e giovani dell’oratorio. L’appuntamento si terrà domenica 17 settembre alle ore 16,30 presso il parco di Villa Litta ad Affori e prevede le testimonianze di Lucilla Andreucci, referente nazionale Libera Sport e del Comando provinciale dei Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare.
Un pomeriggio volto alla condivisione del valore educativo della Cura del Creato in occasione del mese dedicato alla sua Custodia, attraverso un confronto sulle possibili risposte alla domanda che Papa Francesco si pone nel messaggio per la Giornata mondiale di preghiera del 1° settembre scorso “come possiamo contribuire al fiume potente della giustizia e della pace in questo Tempo del Creato?”.
L’associazione Libera e i Carabinieri-Forestali daranno ai tanti giovani partecipanti alcuni spunti di riflessione, partendo dall’esperienza del progetto “Libera la Natura”, che ha visto quindicimila studenti correre sui beni e terreni confiscati alla criminalità organizzata dal sud al nord Italia. Un percorso educativo finalizzato a sensibilizzare i giovani sul rapporto tra sport, natura e legalità e sul valore della memoria, grazie anche alla presenza di un testimone speciale: un frammento di legno proveniente da una barca arrivata a Lampedusa che continua a raccontare una dolorosa storia di vite perdute, speranza e povertà richiamandoci al dovere universale dell’accoglienza. Correre insieme per costruire un vero mondo di pace. Per ulteriori informazioni consultare il seguente link https://www.libera.it/schede-922-libera_la_natura
Ci apprestiamo, quindi, a correre una staffetta piena di consapevolezza e speranza, nell’augurio di poterla rivivere in tanti luoghi della città di Milano e del territorio diocesano, coinvolgendo le scuole, gli oratori e le associazioni, su beni confiscati e pubblici tornati ad essere beni comuni: metafora del valore del “noi”, per superare i sentimenti diffusi di paura, indifferenza e rassegnazione. Per percorrere insieme strade di impegno e responsabilità e fare ciascuno la propria parte.