Il Servizio si articola in cinque aree: servizio al discernimento ecclesiale per la pastorale sociale; lavoro ed economia; formazione all’impegno sociale e politico; salvaguardia del creato; giustizia, pace, legalità.
L’area del Servizio al discernimento ecclesiale per la pastorale sociale è indirizzata ai «temi sociali che hanno maggiore rilievo nel dibattito culturale e nella prassi pastorale» (cost. 562 § 1), affrontati avendo come riferimento la dottrina sociale della Chiesa e offre il fondamento alle attività delle altre quattro aree. Il Servizio al discernimento ecclesiale per la pastorale sociale realizza il suo compito:
a) monitorando l’attuale contesto sociale sotto il profilo culturale, etico, spirituale, così da coglierne tempestivamente l’andamento e gli sviluppi prevedibili;
b) promuovendo iniziative di conoscenza e studio della dottrina sociale della Chiesa;
c) favorendo l’attivazione di corrispettive iniziative pastorali e sostenendone anche la necessaria e continua revisione;
d) mantenendo vivi e promuovendo i rapporti con le principali istituzioni di cultura sociale a livello accademico ed universitario;
e) promuovendo i contatti con altre realtà che a diverso titolo sviluppano la ricerca e il confronto in ambito sociale.
L’area lavoro ed economia assume la finalità della «promozione della presenza della Chiesa nel mondo del lavoro e dell’economia» (cost. 562 § 1) e realizza il suo scopo:
a) promuovendo una lettura in prospettiva etico-antropologica dei più importanti fenomeni che caratterizzano il mondo del lavoro e dell’economia (sia a livello micro che macro economico: globalizzazione, crisi, sviluppo, impresa, mercato del lavoro e condizione dei lavoratori, impresa, …), cogliendone le implicazioni per la vita sociale;
b) favorendo forme di approfondimento nello studio dei suddetti fenomeni;
c) sostenendo iniziative e percorsi di formazione cristianamente ispirati, nell’ambito del lavoro e dell’economia;
d) accompagnando con un’opportuna sussidiazione i vari momenti e le occasioni connesse alla pastorale del lavoro (Giornata della Solidarietà, Veglia per il lavoro,…);
e) mantenendo i contatti con le realtà associative e i centri di cultura cristianamente ispirati interessati alle tematiche del lavoro dell’economia;
f) raccordandosi con le unioni professionali cattoliche, in particolare per gli aspetti connessi all’etica delle professioni.
L’area della formazione all’impegno sociale e politico declina il compito della formazione, comune a tutta la pastorale sociale, con riferimento alle problematiche etiche e spirituali proprie del socio-politico (cost. 563). Per la realizzazione di questo compito:
a) appronta quanto necessario per lo svolgimento dei principali incontri diocesani di carattere socio-politico (discorso dell’Arcivescovo per la vigilia di S. Ambrogio, Incontri dell’Arcivescovo con gli amministratori locali,…);
b) agendo in stretta sinergia con le zone pastorali, i decanati, le comunità pastorali e le parrocchie, cura la realizzazione di specifiche iniziative formative, tra le quali: gli incontri di spiritualità per gli impegnati nel socio-politico e le scuole di formazione sociale e politica per i giovani.
L’area della salvaguardia del creato vuole sostenere l’attenzione della Chiesa ambrosiana a questa dimensione del vivere umano (cost. 558 § 1) e a tal fine:
a) favorisce l’attenzione ai temi inerenti allo sviluppo sostenibile;
b) predispone opportuni sussidi per le iniziative della pastorale ordinaria concernenti l’ambiente e in particolare, in collaborazione con il Servizio per l’Ecumenismo e il Dialogo, la giornata (o il mese) della salvaguardia del creato;
c) promuove le iniziative delle comunità cristiane volte ad educare i fedeli alla sobrietà e a nuovi stili di vita (cost. 558 § 2).
L’area della giustizia, pace, legalità si pone al servizio dell’impegno della Chiesa ambrosiana «sui grandi temi della pace, della tutela dei diritti della persona umana e della giustizia» (cost. 553 § 1) e a tal fine:
a) promuove l’attenzione della Diocesi alle iniziative della Chiesa universale a favore della pace e dello sviluppo dei popoli (es.: Mese della pace);
b) offre la propria disponibilità nel sostenere iniziative ecclesiali nell’ambito della promozione dei diritti in ogni ambito, collaborando in questo con le diverse realtà associative.