A Desio convegno e veglia di preghiera per il lavoro con la presenza dell’Arcivescovo, Mons. Mario Delpini
Responsabile Servizio per la Pastorale Sociale e il Lavoro
Mercoledì 23 aprile, dalle ore 21:00 alle 22:30, presso il Consorzio Desio-Brianza, situato in Via Lombardia 59 a Desio, si terrà la tradizionale e importante veglia del lavoro diocesana, presieduta dall’Arcivescovo mons. Mario Delpini, nel contesto delle giornate della visita pastorale nel decanato di Desio.
La proposta pastorale “Viviamo di una vita ricevuta”, nel suo capitolo V, si sofferma sul tema del Lavoro e della sua Dignità, invitando le diverse comunità cristiane a vivere momenti di riflessione e di confronto per esplorare i diversi ambiti del lavoro, affrontando le problematiche specifiche e promuovendo approfondimenti. Il lavoro è un tema centrale per le nostre comunità cristiane e per l’intera società civile. La giornata del 1 maggio, che mette al centro il tema del lavoro, è occasione propizia per tutte le comunità per vivere momenti di ascolto, dialogo, approfondimento e preghiera per i lavoratori dei nostri territori. Si invita ogni realtà parrocchiale a diventare un “cantiere di speranza”, capace di annunciare il Vangelo anche nel mondo del lavoro.
La veglia del lavoro ha una lunga tradizione nella nostra diocesi di Milano ed è stata istituita dal cardinale Carlo Maria Martini come un significativo momento di preghiera in vista del 1° maggio. I cristiani pregano per ogni uomo e ogni donna affinché, attraverso un’occupazione dignitosa, possano vivere bene la loro esistenza. La veglia di preghiera prende spunto dal messaggio dei vescovi per la giornata dei lavoratori 2024, incentrato sul concetto di “lavoro per la partecipazione e la democrazia”.
Lavorare significa fare “con” e “per”: «Il Padre mio opera sempre e anch’io opero» (Gv 5,17). Queste parole di Cristo ci aiutano a comprendere che con il lavoro si esprime «una linea particolare della somiglianza dell’uomo con Dio, Creatore e Padre» (Laborem exercens, 26). Ognuno partecipa con il proprio lavoro alla grande opera divina del prendersi cura dell’umanità e del Creato. Lavorare, quindi, non è solo un “fare qualcosa”, ma è sempre agire “con” e “per” gli altri.
Prendersi cura del lavoro è un atto di carità politica e di democrazia. Nel lavoro, la persona si realizza nella sua dignità e si rafforza la comunità. Lavoro e comunità sono necessariamente legati in uno scambio generativo. Senza tale riconoscimento, non c’è democrazia economica sostanziale. Per questo, è determinante assumere responsabilmente il sogno della partecipazione per la crescita democratica del Paese.
Durante la veglia, saranno presentate alcune significative testimonianze del mondo del lavoro del territorio, seguite da due interventi autorevoli: don Bruno Bignami, Direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI, e la prof.ssa Simona Beretta, Docente di Politica Economica e direttrice del Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa, con Riflessione conclusiva e mandato dell’Arcivescovo (scarica la locandina).
Come Chiesa ambrosiana, continuiamo nell’ascolto dei lavoratori e nel discernimento sulle questioni sociali più urgenti: manifestando vicinanza e attenzione verso le lavoratrici e i lavoratori soprattutto per i più fragili, deboli, per coloro che faticano nel trovare un lavoro, o che vivono serie difficoltà economiche e sociali. Siamo chiamati ad essere segno di speranza in questo “cambiamento d’epoca”, come sottolinea Papa Francesco nella sua udienza del 10 febbraio 2023, rivolgendosi a imprenditori e rappresentanti dell’artigianato e della micro e piccola impresa: “Ogni persona va riconosciuta nella sua dignità di lavoratrice e lavoratore. Non tarpiamo mai le ali ai sogni di chi intende migliorare il mondo attraverso il lavoro”.