Sabato 23 marzo, alla Fondazione Ambrosianeum di Milano, seconda sessione del percorso socio-politico diocesano. Interventi di Giovanna Mascheroni, P. Giuseppe Riggio, Mattia Ferrero, Lucia Capuzzi
Responsabile del Servizio per la Pastorale Sociale e il Lavoro
L’Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro, nel suo percorso formativo socio-politico “Al Cuore della Democrazia”, propone un’occasione di riflessione e condivisione sul tema “Comunicazione, Partecipazione, Società”. In un’epoca in cui la comunicazione gioca un ruolo centrale nelle dinamiche sociali, ci interroghiamo riguardo al suo impatto sulla generazione di fiducia e sullo sviluppo umano integrale. L’essere umano per svolgere la sua missione è chiamato a comunicare con tutti coloro che abitano le comunità, i territori, con il popolo di Dio e con le persone di buona volontà. Comunicare significa ascoltare, informare, dare speranza e costruire il futuro.
Durante la pandemia, papa Francesco ha evidenziato il rischio dell’infodemia, cioè l’essere esposti a una quantità enorme di informazioni non sempre accurate, sottolineando la necessità di un’informazione affidabile e costruttiva. I progressi della tecnologia hanno reso possibili nuove forme di interazione umana. I social media, in particolare, hanno rivoluzionato il modo in cui le persone si relazionano. Tuttavia, mentre l’intelligenza artificiale influenza sempre più la comunicazione, è fondamentale riscoprire il valore dell’incontro diretto tra le persone. Attraverso il contributo della prof.ssa Giovanna Mascheroni, Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, esploreremo le sfide e le opportunità della comunicazione digitale. La partecipazione si nutre di social media e, allo stesso tempo, è da essi favorita. In che modo la comunicazione digitale influisce sulla fiducia e sulla coesione sociale? Rifletteremo inoltre sui rischi di una comunicazione non orientata al bene comune, seguendo il Discorso alla città del 2023 del nostro Arcivescovo sulla fiducia come fondamento della convivenza pacifica: «Per una comunità, per una città, per un Paese la fiducia è una condizione irrinunciabile per una coesistenza pacifica delle persone, delle culture, delle religioni. La fiducia è un atteggiamento necessario per affrontare le sfide di oggi e per andare verso il futuro. La fiducia è l’antidoto desiderabile per contrastare il declino della nostra civiltà. La fiducia è il rimedio all’epidemia della paura […] Un contributo determinante per farsi un’idea di quello che succede è dato dalle notizie, dalla comunicazione. C’è, quindi, una responsabilità indeclinabile di coloro che operano nel campo della comunicazione». Con il prof. Mattia Ferrero, Presidente dell’Unione Giuristi Cattolici di Milano, esamineremo le responsabilità di coloro che operano nel campo della comunicazione. Con padre Giuseppe Riggio, direttore di Aggiornamenti sociali, approfondiremo le vie possibili per promuovere una partecipazione autentica anche negli ambienti digitali e per favorire una cultura orientata al bene comune, lasciandoci guidare dal magistero e dalla dottrina sociale della Chiesa. Senza dubbio la rivoluzione digitale ha cambiato il nostro modo di partecipare, influenzando di conseguenza il nostro modo di pensare, scegliere, lavorare. Le reti “digitali” possono essere strumenti di cooperazione ma anche di divisione: come favorire una vera cultura della cura e della partecipazione in questi ambienti? Anche qui, alle nuove frontiere della missione, siamo chiamati ad essere “tessitori” di comunione. Quali responsabilità è tenuto allora ad assumersi ogni cittadino per essere protagonista di una vera comunicazione generativa? Interessante sarà ascoltare la testimonianza di chi vive professionalmente sul “campo” questa sfida, attraverso lo sguardo e le parole della giornalista Lucia Capuzzi, inviata della redazione Esteri del quotidiano Avvenire.
Appuntamento aperto a tutti. Segnalare la propria partecipazione a sociale@diocesi.milano.it, inizio alle ore 9.30 presso la Fondazione Ambrosianeum in via delle Ore 3, Milano (locandina allegata).