Attività e compiti dell'Ufficio
Il Servizio per la Pastorale Sociale e il Lavoro ha come scopo quello di promuovere la presenza della Chiesa ambrosiana – in termini di annuncio, formazione e testimonianza – al servizio dello sviluppo e della promozione dell’uomo in ambito sociale.
Il quadro di riferimento per l’azione del Servizio è quello offerto dal Capitolo 24 del Sinodo diocesano 47°, “La Chiesa e la società”, integrando sia le competenze stabilite dalla cost. 562 in riferimento alla vita sociale e al lavoro, sia le competenze stabilite dalla cost. 563 in riferimento alla formazione all’impegno sociale e politico, sebbene nel contesto di una prospettiva più ampia.
Il Servizio è costituito nell’ambito del Settore per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione sociale e nell’esercizio delle sue funzioni si avvale della collaborazione degli altri Organismi di Curia (in primo luogo quelli appartenenti al medesimo Settore) che abbiano finalità simili.
Il Servizio si articola in cinque aree: servizio al discernimento ecclesiale per la pastorale sociale; lavoro ed economia; formazione all’impegno sociale e politico; salvaguardia del creato; giustizia, pace, legalità.
Nello svolgimento delle sue attività il Servizio è chiamato ad attivare le collaborazioni ritenute più idonee coinvolgendo presbiteri, diaconi, consacrati e fedeli laici (con l’attenzione di coinvolgere anche i giovani) che, in ragione della loro competenza, possono favorire la realizzazione dei suoi compiti, in particolare con riferimento allo studio e all’approfondimento.
Per quanto riguarda in particolare lo sviluppo delle competenze relative alle cinque aree in cui si articola il Servizio potranno essere opportunamente costituiti, su iniziativa del Responsabile e con il consenso del Vicario episcopale per la Vita Sociale, distinti Gruppi di studio. Essi potranno essere convocati unitariamente dal Responsabile, anche attraverso rappresentanze di ciascuno, in forma di coordinamento.
Il Servizio cura il rapporto con il territorio, luogo privilegiato per lo svolgersi delle attività connesse alla pastorale sociale, favorendo e incrementando l’attenzione alla pastorale sociale. Strumento privilegiato per la realizzazione di tale scopo sono i Gruppi di Animazione Sociale, costituiti ordinariamente su base decanale, cui è affidato il compito di sensibilizzare il territorio, attivando ecoordinando sul posto la proposta complessiva della pastorale sociale e creando sinergie tra i soggetti operanti in questo ambito.
Il Servizio per la Pastorale Sociale e il Lavoro è coadiuvato dalla relativa CONSULTA DIOCESANA PER LA PASTORALE SOCIALE E IL LAVORO, che ha lo scopo di supportare il Servizio nella individuazione delle scelte e delle iniziative che risultino più opportune rispetto alle questioni maggiormente rilevanti del momento presente, con particolare riferimento all’area del Servizio al discernimento ecclesiale per la pastorale sociale.
La Consulta è presieduta dal Responsabile del Servizio e alle sue riunioni, di norma, presenzierà il Vicario episcopale cui il Servizio fa riferimento. La Consulta è composta da una rappresentanza dei Gruppi di studio eventualmente costituiti per le cinque aree del Servizio, da alcuni membri indicati dal Responsabile del Servizio per la Pastorale Sociale e il Lavoro e dalle rappresentanze di enti, movimenti e associazioni che operano sul territorio nell’ambito della pastorale sociale (cost. 182, § 2). Alcuni Esperti potranno essere occasionalmente invitati dal Responsabile del Servizio in ragione dei temi affrontati nelle singole sessioni.
La Consulta dovrà essere convocata almeno due volte all’anno.