Per aiutare le comunità ambrosiane a vivere questo cammino verso la Pasqua, il Servizio per la pastorale liturgica condivide e incentiva la diffusione di alcune proposte di repertorio che facciano sentire i nostri fedeli parte di un’unica Chiesa
Cantare la messa
Anche il messale romano ha scelto, come prima proposta, di tenere l’acclamazione dell’atto penitenziale in greco: Kyrie, eleison! La traduzione Signore, pietà infatti, non riesce a rendere ragione di tutta la gamma di significati (e di esperienze) che ha il nome del risorto. Prima ancora che un ripiegamento sui nostri peccati, infatti, l’atto penitenziale è un riconoscimento esultante della tenerezza misericordiosa di Dio. Per rendere questa ricchezza è importante che tale rito sia cantato: a questa pagina si possono trovare alcuni esempi che possono essere eseguiti; altri si trovano sul Cantemus Domino. L’importante è non adagiarsi in una semplice lettura di questa parte della messa che, spesso, finisce per annullare lo stupore e la gioia per il perdono di Cristo.
Mettiamo a disposizione le Acclamazioni al Vangelo scritti da Giacomo Mezzalira, ad hoc per ogni Domenica. Si può lodevolmente usare una sola melodia – o al massimo due – per tutto il periodo.
Si trovano anche le Acclamazioni, molto adatte per la messa con tanti ragazzi e bambini, scritte da Francesco Meneghello. Vi si trova sia la versione per il rito ambrosiano che per quello romano (cliccare qui).
Il canto allo Spezzare del Pane avrà sempre la stessa melodia: la strofa è la parafrasi dell’antifona propria della domenica, cui il popolo potrà aggiungersi con l’ultimo verso: Tu sei un Dio fedele, per l’eternità.
Qui si trova lo spartito e l’audio.
Per tutte le altre proposte di Quaresima, si possono guardare le schede pubblicate.
Il lavoro qui presentato è frutto di ascolto
delle varie esperienze locali ed è mosso dal
desiderio che assemblea, preti, coro e solisti
possano rendere grazie al Padre con il canto,
ciascuno secondo il proprio ministero e carisma.
Buon cammino di Quaresima!
L’equipe dell’ufficio di pastorale liturgica