Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

In particolare, il Servizio per la Pastorale Liturgica si preoccupa di:

a) favorire la conoscenza dei libri liturgici, sia nei contenuti teologici dei “Praenotanda”, sia nel significato spirituale dei riti, per favorire una reale “sapienza celebrativa” (cf cost. 52);
b) curare la qualificazione dei responsabili e degli operatori di pastorale liturgica, organizzando, ad esempio, corsi per animatori liturgici, settimane liturgiche, convegni di studio e di aggiornamento, in rapporto con la Commissione Ambrosiana per la Pastorale;
h) seguire la formazione dei ministri straordinari della comunione eucaristica, di quanto concerne la loro istituzione e il rinnovo dei loro mandati;
c) elaborare sussidi e programmare e curare le celebrazioni liturgiche particolarmente significative per la Diocesi;
d) curare l’informazione attraverso i vari strumenti di comunicazione sociale;
e) curare l’osservanza delle norme liturgiche ed educare a una corretta “creatività” nella fedeltà allo spirito della liturgia;
f) garantire la conformità delle edizioni liturgiche ai testi approvati;
g) predisporre il calendario liturgico diocesano;
h) curare, in rapporto con l’Ufficio per i Beni Culturali (e venendo interpellato dalla Segreteria Unificata Autorizzazioni operante presso l’Ufficio Amministrativo Diocesano in occasione di richieste di autorizzazioni in materia), l’adempimento delle prescrizioni riguardanti i luoghi, le suppellettili, gli arredi sacri, la custodia delle reliquie, la costruzione di nuovi organi, la conservazione e il ripristino degli organi di valore storico e artistico;
i) promuovere la diffusione, la conoscenza e lo studio dei documenti e delle direttive ecclesiastiche che riguardano la musica sacra, con particolare riguardo a quanto
indicato nella cost. 94;
j) offrire criteri e contenuti intesi a formare e aggiornare i repertori dei canti liturgici per il popolo e per le “scholae”;
k) incrementare e indirizzare le composizioni di nuove musiche soprattutto in relazione ai testi liturgici ambrosiani;
l) mantenere rapporti con i responsabili della musica (organisti, strumentisti, direttori…) e del canto (“scholae”, animatori liturgico-musicali, ecc.);
m) orientare e vigilare sulla programmazione e sulla attuazione dei concerti nelle chiese (cf cost. 94, § 3, lett. f e decreto arcivescovile con annessa nota pastorale del 20 febbraio 1986, prot. gen. n. 362/86).