Animatori, organisti, direttori di coro, dall’entrata in vigore del nuovo Lezionario ambrosiano, sembrano “preoccupati. In realtà non ci saranno richieste delle grosse novità, tranne alcune specificità proprie della Messa vigiliare.
Animatori, organisti, direttori di coro, nell’imminenza dell’entrata in vigore del nuovo Lezionario ambrosiano, sembrano “allertati” e preoccupati: «Sentiamo dire, da parte di qualche presbitero, che dovremo cambiare canti e regia musicale nella nostra liturgia». Ciò potrebbe significare l’attenzione e la premura per la “novità” che andrà a segnare la storia del nostro Rito. Ma occorre guardare serenamente a quanto la Chiesa ambrosiana viene a proporci e a chiederci, anche nel settore specifico del canto liturgico. In realtà, in tale settore, non ci saranno richieste delle grosse novità, tranne alcune specificità proprie nella celebrazione della Messa vigiliare del sabato sera.
1. Celebrazioni eucaristiche domenicali, festive e feriali
Nelle Messe delle domeniche e delle solennità (che cambieranno il nome, seguendo la struttura tripartita del nuovo Lezionario: per esempio, da «II domenica “per annum”» a «II dopo l’Epifania») – come in quelle delle ferie, del santorale, ecc. – nulla è cambiato nei testi dei canti del Messale. L’unica variazione riguarda il canto dopo il vangelo, che dovrà essere eseguito dopo l’omelia e non più dopo la proclamazione evangelica. Nella scelta dei canti sia per il popolo che per la schola cantorum, si procederà come sempre, alla luce dei criteri riguardanti la pertinenza dei testi, la funzione rituale e il ruolo degli esecutori. La nuova traduzione della Bibbia comporta delle variazioni nel testo dei salmi. Qualora si volesse cantare un salmo si potrà continuare ad usare il repertorio abituale (per esempio, i salmi di Gélineau o le melodie sulla vecchia traduzione CEI). Ogni volta che la cantillazione lo consentirà, sarà ovviamente opportuno adattare ad essa i nuovi testi. Per quanto riguarda i nuovi Salmi responsoriali ci saranno anche nuovi ritornelli: varrà sempre la facoltà di sostituirli con altri, testualmente simili, attinti dai repertori in uso. Il Servizio diocesano per la Pastorale Liturgica sta predisponendo nuove raccolte dei ritornelli festivi propri.
2. Celebrazione della Messa vigiliare del sabato sera
Come è ormai noto, la caratteristica ambrosiana di questa Messa apparirà sia nella celebrazione in forma solenne con Vespri (a partire dal Lucernario e concludendo con il Magnificat) sia nella forma semplice (che si limita all’annuncio della risurrezione). Sarà in questa celebrazione che occorrerà dare risalto musicale – anche con delle novità – ai diversi momenti e gesti rituali.
Forma solenne
Gli organisti accompagneranno la processione d’ingresso con un preludio. Dopo il saluto del sacerdote presidente, ci sarà il canto del Lucernario, dell’Inno e del Responsorio del giorno; almeno l’Inno, per la sua caratteristica propria, dovrà essere cantato. La proclamazione del vangelo della risurrezione, (all’altare, affidata esclusivamente al presidente), si concluderà con l’acclamazione: «Cristo Signore è risorto! Rendiamo grazie a Dio!»: bisognerà fare tutto il possibile perché essa avvenga in canto. Seguirà un Salmello (recitato o cantillato) e un’Orazione. Mentre il presidente si recherà alla sede, verrà eseguito il canto d’ingresso. Omesso il Gloria, il presidente pregherà l’Orazione all’inizio dell’assemblea eucaristica. Proclamata una sola lettura prima del vangelo, si tralascerà il salmo responsoriale e si eseguirà il canto al vangelo. Come già detto, terminata l’omelia si canterà il canto dopo il vangelo. Al termine della comunione eucaristica – accompagnata come al solito dal canto – si canterà il Magnificat nelle forme consuete, con la propria antifonaIl Servizio per la Pastorale Liturgica ha già predisposto melodie per il canto dell’Inno vespertino (ed. EurArte – CD con 2 volumi di partiture: una per assemblea e una per cori polifonici). Sono in cantiere altre proposte per il canto dei Lucernari, degli Inni, dei Responsori e del Magnificat. Sul portale della Diocesi saranno riportati per tempo tutti i testi necessari.
Forma semplice
La Messa, come di consueto, inizierà col canto d’ingresso e con il saluto del presidente. Omesso l’atto penitenziale, il presidente proclamerà all’altare il vangelo della risurrezione, nella forma sopra presentata. La celebrazione proseguirà con il Gloria (quando è prescritto) e con l’Orazione all’inizio dell’assemblea liturgica; seguirà la liturgia della Parola con il suo svolgimento normale: lettura, salmo responsoriale, epistola, canto al vangelo, vangelo, omelia, canto dopo il vangelo. I Decani hanno potuto vedere lo la successione rituale della Messa vigiliare del sabato sera, sia nella forma solenne che in quella semplice, attraverso un apposito DVD, messo a loro disposizione. Lo si può vedere anche sul portale della Diocesi.