La bellezza di pregare con testi e melodie comuni alla nostra Chiesa, con i dovuti adattamenti per ciascuna realtà.
1. LA SECONDA EDIZIONE DEL MESSALE AMBROSIANO
L’entrata in vigore del nuovo Messale ambrosiano è occasione per rimettere al centro il bel – buon celebrare perché i partecipanti all’Eucaristia – costanti o saltuari – possano riscoprire la meraviglia per la cura incondizionata del Padre per ogni uomo e donna, ribadita e rinnovata dalla ripetizione dei gesti e delle parole di Gesù durante l’ultima Cena.
1.1. LA STRUTTURA E L’IMPORTANZA
Il Messale è costituito da alcune sezioni che, in particolare, meritano attenzione e frequentazione da parte degli animatori liturgici:
- Gli Ordinamenti generali (Praenotanda), i quali fanno scorgere il senso teologico della liturgia indicando, fra l’altro, le scelte pratiche su come attuare il canto delle varie parti della Messa;
- Orazioni, prefazi e preghiere eucaristiche (Eucologia), testi di alto valore poetico e spirituale che aiutano a cogliere il cuore di ciascuna celebrazione festiva perché la ritualità non diventi mai ritualismo;
- Le parti scritte in rosso (Rubriche), che offrono le indicazioni per come pregare oralmente, come muoversi, quando fare silenzio (e tanto altro); esse sono da intendersi non come delle rigide norme, ma come un preciso canovaccio per un’ars celebrandi capace di adattarsi a circostanze differenti.
2. CELEBRARE COL NUOVO MESSALE NEL TEMPO DELL’AVVENTO
In unione con tutta la Chiesa e facendosi voce di ogni creatura, ogni operatore musicale si senta interpellato a leggere, pregare e amare il tesoro della liturgia e a trovare la modalità migliore, per cantare con gioia l’Attesa del Signore, in questo tempo di Avvento.
Riportiamo alcune scelte che vi invitiamo a promuovere nelle comunità ambrosiane perché, ogni fedele di rito ambrosiano, possa sentire il respiro comune di tutta la sua Chiesa particolare.
Gli audio e gli spartiti caricati sul portale della diocesi https://www.chiesadimilano.it/servizioperlapastoraleliturgica/canti-liturgici, vorrebbero aiutare tutti gli operatori musicali nell’apprendere nuove melodie, nuove modalità esecutive di canti già conosciuti o a consolidare un repertorio già noto.
Il canto d’ingresso cambia di domenica in domenica dando un colore particolare a ciascuna celebrazione. Ricordiamo l’importanza di prediligere (come indicato dai praenotanda) un’alternanza tra l’assemblea e il coro (o i solisti) per la sua esecuzione.
Per l’atto penitenziale, è auspicabile che la forma tropata del Kyrie venga eseguita in canto. Sul sito si possono trovare le proposte dei Kyrie di Taizè e di Giovanni Maria Rossi, sempre alternatim fra celebrante e assemblea.
Come di consuetudine sono presenti due proposte per il salmo interlezionale, dove la seconda presenta sempre la stessa melodia per tutto il periodo di Avvento.
È tuttavia auspicabile che vengano cantate le parole precise del lezionario con una melodia diversa per ogni domenica. Sul sito si trova anche una versione per chitarra.
Si propone di intonare l’Alleluia, per tutto il periodo di Avvento, sulla musica composta da H. Schütz, cantillando o leggendo il versetto (da un solista), così da anticipare il senso del Vangelo che verrà proclamato (è quindi preferibile non utilizzare una strofa generica).
Per il canto dopo il Vangelo la proposta è di riservare a un solista la cantillazione (oppure la lettura) dell’antifona propria alla quale il popolo può unirsi cantando il ritornello “Vieni, o Signore, la terra ti attende” (CD 185) oppure l’antifona ambrosiana Rorate coeli. Quest’anno abbiamo provveduto alla registrazione di un tono salmodico ad hoc che possa ben adattarsi a questa semplice e magnifica antifona ambrosiana (sul sito si trova la registrazione).
Invitiamo a tenere la medesima risposta alla preghiera dei fedeli con l’invocazione tipica del tempo di Avvento: “Vieni, Signore Gesù”, nella versione di Isaia Ravelli oppure con quella del monastero di Vitorchiano, presente nel Cantemus Domino.
Il foglietto non propone un canto all’offertorio ma è auspicabile che, oltre a una musica d’ascolto strumentale (o vocale), oppure al silenzio seguito dalle parole del celebrante presidente, l’assemblea possa cantare almeno un ritornello di un canto adatto. Il canto all’offertorio, infatti, oltre a rendere più evidente la processione del pane e del vino da parte dei fedeli, può anche dare eco alle armoniche tipiche del tempo liturgico che si sta vivendo oppure dalla festa di quel particolare giorno. Così, le tematiche dell’attesa, vigilanza, gioia unite al desiderio che il Signore venga su una mensa pronta per accoglierlo, sono presenti efficacemente nel canto “Signore vieni la terra è pronta e ti accoglierà” (CD 177); il suo impianto raffinatamente modale (e mai scontato) è probabilmente in grado di far percepire la nostalgia della Presenza del Signore e, dunque, l’accorata invocazione perché possa venire per noi il suo Regno.
Per l’Acclamazione anamnetica verrà proposta sempre la formula “Ogni volta che mangiamo di questo Pane”: si raccomanda di cantarla con tutta l’assemblea (CD 92 – 93 – 94).
Per il canto allo Spezzare del pane, verrà proposto sempre il ritornello “Vieni, speranza degli umili” tratto dal brano più articolato di Luciano Migliavacca “Gioite altissimi cieli”.
Il Canto alla comunione è bene che non rimanga sempre il medesimo, ma vari di domenica in domenica, cercando di seguire l’antifona del giorno e la parola di Dio che è proclamata.
3. ALCUNE OCCASIONI PARTICOLARI
Per le celebrazioni festive, dove si mette l’accento sull’incarnazione del verbo nel grembo di Maria, si propone di cantare all’unisono o alternatim il corale strofico “Ciascun giorno a te Maria”.
In presenza di assemblee giovanili, proponiamo il canto “Camminiamo incontro al Signore” (T. Galliano, D. Semprini) – RN 44, la cui strofa può essere affidata a un solista e il ritornello cantato da tutti.
Buon cammino di Avvento!
L’equipe dell’ufficio di pastorale liturgica
RICHIESTE E SUGGERIMENTI
Per qualsiasi info, proposta, richiesta di aiuto contattare don Riccardo Miolo, referente diocesano per la musica sacra, alla mail rmiolo@diocesi.milano.it oppure Mara Ghidinelli, da lunedì al venerdì (9,30 – 12,30) al numero 02 8556 345 o a questa mail: liturgia@diocesi.milano.it.