L'incontro si è svolto sabato 8 ottobre 2022. Disponibile la relazione di don Stefano Cucchetti
La vita umana non è riducibile all’aspetto fisico-biologico. La vita è un’esperienza che suscita, in un linguaggio non riducibile a quello scientifico, la domanda del senso o della promessa. Se tutto fosse ridotto a semplici cose materiali o tecniche, l’uomo perderebbe la capacità di stupirsi, di meravigliarsi e di essere grato. Le molteplici forme dell’esperienza del vivere ci aprono in modo grato alla relazione. Natura peculiare della relazione terapeutica è il patto di fiducia: medico e paziente si “promettono” tacitamente di osservare fedelmente i rispettivi impegni.
L’uomo è un essere relazionale e dialogico e la persona umana si realizza pienamente solo nella comunicazione; e la comunicazione si realizza solo se c’è pieno coinvolgimento: l’altro non può essere descritto e i suoi caratteri non possono essere colti separatamente. Dell’altro non si può “sperimentare” nulla, ma si può conoscere tutto.
L’essere in comunicazione è qualcosa di insito nell’uomo, ma anche qualcosa a cui bisogna aspirare con le proprie scelte.
Di questi temi si è discusso sabato 8 ottobre 2022 nella sala convegni della Curia Arcivescovile.
Pubblichiamo la relazione di don Stefano Cucchetti.