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Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari CARTA DEGLI OPERATORI SANITARI pp. 122, Euro 7,00 Il documento, riferendosi agli insegnamenti del Magistero, indica delle modalità per servire la vita nella sua sacralità e inviolabilità mediante l'assistenza, sottolineando che l'operatore sanitario è ministro della vita e, di conseguenza, con la sua attività si impegna ad una chiara testimonianza cristiana. Il documento, suddiviso in tre parti: il generale, il vivere, il morire, affronta organicamente tutti i momenti dell'esistenza, evidenziando la nobiltà della professione sanitaria, definita anche "vocazione" e "missione". La professione-vocazione-missione sanitaria si fonda sull'accoglienza amorevolmente della vita debole e malata e sul collaborare con Dio nel ridonare la salute. E' fondamentale, di conseguenza, la fedeltà alle norme morali ed etiche espresse dal Magistero, oltre che una seria preparazione professionale (cfr. Carta 6-7). Il fedele-cristiano-laico operante in sanità inoltre, pone la carità alla base della sua professione, perchè è possibile offrire la propria collaborazione ministeriale all'amore di Dio solo continuando la "carità terapeutica" che Cristo ha esercitato (cfr. Carta 4). Unicamente la carità permette di scoprire che colui che sta di fronte è un uomo (cfr. Carta 3). La logica conseguenza della visione integrale del malato nel documento viene riassunta  con il termine "atteggiamento di simpatia" (cfr. Carta 2)  che si esprime in comportamenti identificati nella disponibilità, attenzione, comprensione, condivisione, benevolenza, pazienza, dialogo. Infatti, "non basta la 'perizia scientifica e professionale' ma occorre la 'personale partecipazione' alle situazioni concrete del singolo paziente" (Carta 2). Il documento permette una profonda riflessione a tutti coloro che, a molteplice titolo, operano in sanità.


Redazione

Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari
CARTA DEGLI OPERATORI SANITARI
pp. 122, Euro 7,00

Il documento, riferendosi agli insegnamenti del Magistero, indica delle modalità per servire la vita nella sua sacralità e inviolabilità mediante l’assistenza, sottolineando che l’operatore sanitario è ministro della vita e, di conseguenza, con la sua attività si impegna ad una chiara testimonianza cristiana.
Il documento, suddiviso in tre parti: il generale, il vivere, il morire, affronta organicamente tutti i momenti dell’esistenza, evidenziando la nobiltà della professione sanitaria, definita anche "vocazione" e "missione".
La professione-vocazione-missione sanitaria si fonda sull’accoglienza amorevolmente della vita debole e malata e sul collaborare con Dio nel ridonare la salute. E’ fondamentale, di conseguenza, la fedeltà alle norme morali ed etiche espresse dal Magistero, oltre che una seria preparazione professionale (cfr. Carta 6-7).
Il fedele-cristiano-laico operante in sanità inoltre, pone la carità alla base della sua professione, perchè è possibile offrire la propria collaborazione ministeriale all’amore di Dio solo continuando la "carità terapeutica" che Cristo ha esercitato (cfr. Carta 4).
Unicamente la carità permette di scoprire che colui che sta di fronte è un uomo (cfr. Carta 3).
La logica conseguenza della visione integrale del malato nel documento viene riassunta  con il termine "atteggiamento di simpatia" (cfr. Carta 2)  che si esprime in comportamenti identificati nella disponibilità, attenzione, comprensione, condivisione, benevolenza, pazienza, dialogo. Infatti, "non basta la ‘perizia scientifica e professionale’ ma occorre la ‘personale partecipazione’ alle situazioni concrete del singolo paziente" (Carta 2).
Il documento permette una profonda riflessione a tutti coloro che, a molteplice titolo, operano in sanità.