Rubbettino 2010, Pagg. 249, Euro 18,00
Elisa Buzzi, ricercatrice in Filosofia Morale presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Brescia, con questo testo ci invita a riflettere sulla tematica centrale del processo diagnostico-terapeutico e più in generale di ogni cura: mettere al centro il paziente nella totalità di dimensioni che lo costituiscono come una realtà unica, integrale e completa. Ma per la Buzzi, questo non basta, al centro della cura va posto anche colui che la presta, cioè l’operatore sanitario nella piena espressione delle sue conoscenze e competenze tecnico-scientifiche ed umane.
L’interessante testo, è un invito a tutti gli operatori sanitari, a recuperare nel rapporto col paziente il modello definito fiduciario o di alleanza terapeutica secondo il quale colui che cura non deve solo ricercare il bene fisico del paziente, ma anche quello psicologico, sociale e spirituale, valorizzando l’autonomia e riscoprendo il reciproco senso di fiducia in un clima di umana solidarietà. Infatti, la richiesta di un intervento tecnico è sempre accompagnata dal desiderio di rassicurazione circa le buone ragioni per vivere e guarire. E la richiesta rivolta al medico o all’infermiere è sempre anche un appello ad un riconoscimento, appello ad un altro che, avendo a cuore ciò che accade al malato, prometta di accompagnarlo, di allontanare per quanto possibile la sofferenza, di dare conforto e nel far ciò testimoni una dedizione che va oltre il semplice aspetto terapeutico.