Adelphi 2007, pp. 85, Euro 8,00
Piccola Biblioteca n. 245
C.S. Lewis illustre medioevalista e amatissimo romanziere, amico di Tolkien, si è sempre dichiarato innanzitutto uno scrittore cristiano, ma un cristiano nemico di ogni facile consolazione.
Il testo che proponiamo è un libro che riguarda da vicino chiunque abbia avuto nella sua vita un dolore, quindi la maggioranza degli uomini.
C.S. Lewis lo pubblicò nel 1961 sotto lo pseudonimo di N.W. Clerk e racconta con precisione e onestà la sua reazione alla morte della moglie, dove l’urto della morte è subito in tutta la sua violenza fino a scuotergli la fede. Nel testo dove è narrato il “dolore puro”, difficile da raccontare, non c’è traccia di compiacimento o di compatimento per se stesso. C’è invece un’osservazione lucida, che registra le sensazioni, i movimenti dell’animo che appartengono al segreto di ciascuno di noi e che spesso non vogliamo riconoscere.