«I fidanzati si rendono più facilmente conto del dono proprio degli sposi, nel loro stato di vita e nel loro ordine in mezzo al popolo di Dio, quando sono gli sposi (una o due coppie) che conducono e animano gli incontri insieme al presbitero […] Per far ciò si rende necessario che siano presenti a tutti gli incontri […] Anzi è bene che sia loro espressamente richiesto, eventualmente esonerandoli da altri impegni ecclesiali». (La preparazione…, parte I, n.8)
«Anche recentemente la Chiesa ha riaffermato come sia «compito dei presbiteri accompagnare il cammino dei fidanzati, a partire dall’accoglienza iniziale fino all’inserimento come giovani sposi nella vita quotidiana della parrocchia. […] Le coppie animatrici – indispensabili accanto al presbitero – pazienti e premurose nel vigilare costantemente sulla maturazione nella fede dei fidanzati, sapranno coinvolgere all’occorrenza la competenza di altre persone (medici, psicologi, educatori, teologi), invitandole ad intervenire al momento opportuno». (Celebrare…, n. 52-53)
«Anche quando ci si avvale del contributo di esperti e di professionisti per affrontare alcune tematiche, è opportuno che il gruppo sia accompagnato nel cammino da una équipe fissa di animatori, costituita – come già detto – da un sacerdote, da coppie di sposi e da persone consacrate, in proporzione ragionevole rispetto al numero di coppie di fidanzati partecipanti. Questa sinergia tra diverse figure è importante: i fidanzati hanno così la possibilità di sperimentare dal vivo la complementarità e cordiale collaborazione tra i ministeri e i carismi con cui si edifica la Chiesa».(Orientamenti…, n.23)