«Contenuti e linguaggio siano catechistici. Ciò comporta l’esposizione esatta della dottrina e la sua presentazione come messaggio che interpreta la condizione spirituale delle persone e annuncia la Parola che la assume, la purifica e la trasforma. E’ bene curare la precisione di ciò che si dice, con profonda fedeltà alla tradizione biblica ed ecclesiale […]L’argomento dell’incontro va introdotto in modo essenziale e compiuto, così da poter essere compreso anche da chi ha scarsa preparazione. La successione degli argomenti sia il più possibile lineare. Non si lasci intendere che solo il presbitero può presentare i temi della fede, mentre i laici al massimo portano l’esperienza delle cose pratiche di famiglia a conferma di ciò che ha spiegato il presbitero»(La preparazione… n.8)
Tale precisione di linguaggio e di contenuti deve però tenere conto delle differenti modalità comunicative dei giovani e della loro scarsa attitudine a utilizzare i canali tradizionali (primo tra tutti lo “stile conferenza”, che pertanto va usato con estrema cautela). Affinché la comunicazione sia efficace, occorrerà sintonizzarsi anzitutto sulla loro lunghezza d’onda e mettere in atto strategie e accorgimenti che consentano di raggiungere gli obiettivi prefissati.