«Il rito ha già la forma di un itinerario catecumenale che permette di incontrare le persone nella loro concreta domanda di vita» (Celebrare…, Introduzione)
«[Senza assimilare la situazione dei fidanzati a quella dei catecumeni in senso stretto] un percorso ideale prevede quattro tempi distinti: dell’accoglienza e del discernimento; della Parola; della preghiera e dell’impegno; della mistagogia. I primi due corrispondono alla preparazione prossima, il terzo a quella immediata. Il quarto si colloca dopo la celebrazione del rito per accompagnare i novelli sposi» (Celebrare…, n. 38)
«Importante è ripensare e offrire itinerari di tipo catecumenale, nello spirito e nei contenuti, che accompagnino alla presa di coscienza e riscoperta della vocazione battesimale in chiave sponsale. Un itinerario siffatto, nella partecipazione alla vita della comunità cristiana, sostiene la coppia nel maturare, nella riscoperta di Cristo e della Chiesa, l’incontro con il Dio vivente». (Orientamenti…, n. 24)
Per approfondire:
– T. Castiglioni, Un catecumenato prematrimoniale, in: Scuola cattolica, n. 2, anno CXXXVII, aprile – giugno 2009
– A. Fumagalli, Ciò che Dio ha congiunto… (in particolare il paragrafo Matrimonio sacramentale e fede battesimale, pp. 379-382), in: Scuola cattolica, n. 2, anno CXXXVII, aprile – giugno 2009.
Altri contributi
– N. Valli, Domandiamo al Signore grazia e salvezza, in: Scuola cattolica, n. 1, anno CXL, gennaio – marzo 2012
– Rivista Ambrosius, n. 4/2002 , ampio dossier sul tema.
– Presentazione del rito del matrimonio a cura di don Marco Paleari in formato powerpoint.