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Il 2 ottobre la Comunità pastorale S.Paolo VI, con il Patrocinio del Comune di San Giuliano, ha offerto un momento di riflessione guidata dal decano, e ha dato inizio a un progetto che vedrà coinvolti i nonni e le nonne in molte attività nelle scuole dell’infanzia per tutto l’anno scolastico

L’importante presenza dei nonni e degli anziani nella vita dei nipotini è facilmente verificabile: è sufficiente presentarsi ai cancelli delle scuole (soprattutto infanzia e primaria) per osservare che la maggioranza dei volti presenti portano qualche segno in più o sono incorniciate da chiome argentate.
Un riflesso della nostra situazione italiana che conta oltre 14 milioni di persone di over 65 (dei quali ben 11 milioni autonomi).
Nonne e nonni che partecipano attivamente alla quotidianità di nipoti: non solo accompagnatori ma aiuti indispensabili per genitori impegnati al lavoro.

Come  tradizione  ogni anno il mese di ottobre si apre con la festa dedicata a loro in occasione della ricorrenza degli Angeli Custodi. Proprio il 2 ottobre le scuole dell’infanzia  e la Comunità pastorale S.Paolo VI, con il Patrocinio del Comune di San Giuliano, hanno offerto  un momento di riflessione guidata dal decano e responsabile della comunità,  Don Luca Violoni  e  uno spettacolo dell’attore Carlo Rossi ( un curriculum da attore, regista e insegnante molto  interessante arricchito anche da presenze televisive: per citarne una su tutte: il mitico Empirio nell’Albero Azzurro!!).
Riflessione, che alleghiamo,  e  uno spettacolo uniti dalla cornice di un rinfresco finale per due chiacchiere tra amici che condividono un grande servizio nei confronti delle generazioni più giovani dal grande valore sociale.
Festeggiare i nonni e gli anziani è diffondere un chiaro messaggio di riconoscimento e di  valorizzazione  del contributo apportato dai “ senior” all’intera società.

La festa ha dato inizio a un progetto dalle molte sfacettature che vedrà coinvolti i nonni e le nonne in molte attività nelle scuole dell’infanzia per tutto l’anno scolastico e che ha già una sua storia consistente.

Riconoscendo la portata e o la centralità della loro posizione all’interno dei centri familiari, non paghi di dedicare ai nonni solo un momento in occasione della festa dei nonni, due anni fa abbiamo iniziato a coinvolgerli in laboratori nelle scuole dell’infanzia dedicando appositamente a loro attività all’interno di un percorso formativo di educazione interculturale in collaborazione con il Coe.

La risposta così entusiasta e numerosa, unita alla richiesta da parte dei nonni di ripetere quegli incontri, ci ha indotti l’anno successivo a inserire nella nostra programmazione didattica un progetto dedicato interamente a loro. Con il suggerimento di un bravo amico scrittore, il titolo scelto è stato “Dire, fare, abbracciare e testamento” sulla falsa riga del gioco ormai in “disuso” tra i nostri bambini.

Un titolo che racchiude le finalità della nostra azione: mettere in contatto le generazioni attraverso il raccontare, il creare insieme e  il condividere esperienze in un grande flusso emotivo tra grandi e piccini.
Bambini e nonni che si sono regalati a vicenda, sorrisi, abbracci e carezze mentre venivano coinvolti in racconti, letture e nella preparazione del presepe o di lavoretti da regalare nella giornata mondiale del malato.
E poi gli appuntamenti sono continuati con la recita condivisa del Rosario nel mese di maggio sotto la guida della ausiliaria diocesana Albina per concludersi con le versioni di una “storica” marcia delle scuole:  un serpentone di bambini e nonni per mano (con l’attenzione richiesta agli adulti di essere “nonni” di tutti i bambini presenti) che hanno camminato e cantato insieme!

Un progetto che si è intersecato anche con la proposta della pastorale diocesana dedicata ai nonni, (la partecipazione agli incontri online, lo scorso anno e quest’anno con il video testimonianza del nostro lavoro dell’Avvento, la presenza al pellegrinaggio a Mesero e a Milano…) che alimenta un percorso che ogni anno cresce e si arricchisce.
Infatti il progetto verrà ampliato ancora di più in questo anno scolastico rendendo la presenza dei nonni nei contesti delle scuole non un evento sporadico, ma un elemento da cui attingere ricchezza e sapienza .
Il progetto  andrà a connettersi e intersecarsi con altre attività  delle scuole : saranno organizzate uscite d’arte sul territorio  con l’esperta Elena  all’ Abbazia di Viboldone e laboratori di orto sotto la guida del Nonno Gino.