«La Chiesa deve essere vicina agli sposi sempre, lungo l’intero arco della loro storia coniugale e familiare […] affinché possano crescere solidi e maturi dal punto di vista umano e spirituale, sempre più capaci di essere una risorsa per la comunità cristiana e la società civile». (Celebrare…, n. 83)
«Oltre che alla vita e alla missione della Chiesa, la famiglia è chiamata a partecipare anche alla vita della società e al suo sviluppo; in forza della sua natura, infatti, possiede un compito sociale nativo originale, insostituibile, inalienabile» (DPF, n.162)
Il compito sociale della famiglia.«La famiglia possiede vincoli vitali e organici con la società, perché ne costituisce il fondamento e l’alimento continuo mediante il suo compito di servizio alla vita: dalla famiglia infatti nascono i cittadini e nella famiglia essi trovano la prima scuola di quelle virtù sociali, che sono l’anima della vita e dello sviluppo della società stessa. Così in forza della sua natura e vocazione, lungi dal rinchiudersi in se stessa, la famiglia si apre alle altre famiglie e alla società, assumendo il suo compito sociale. La stessa esperienza di comunione e di partecipazione, che deve caratterizzare la vita quotidiana della famiglia, rappresenta il suo primo e fondamentale contributo alla società. Le relazioni tra i membri della comunità familiare sono ispirate e guidate dalla legge della «gratuità» che, rispettando e favorendo in tutti e in ciascuno la dignità personale come unico titolo di valore, diventa accoglienza cordiale, incontro e dialogo, disponibilità disinteressata, servizio generoso, solidarietà profonda». (Familiaris Consortio, 42)