Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

«Un aspetto fondamentale di questa complessiva cura pastorale dei fidanzati consiste in una esatta visione dell’etica cristiana riguardante la sessualità […] In quest’ottica è certamente necessario favorire una comprensione e un’assunzione serena e gioiosa della sessualità» (DPF, n. 47)

La bellezza dell’amore erotico, celebrata nel Cantico dei Cantici, trova la sua radice nel fatto che la sua forma di comunicazione non può essere né spiegata, né raccontata. Rimane solo il linguaggio della poesia che qui allude al godimento di due, compenetrazione di corpi e di anime; intimità.

Il libro biblico del Cantico dei Cantici può risultare un ottimo aiuto nel far intuire la bellezza dell’amore in tutte le sue dimensioni, contribuendo a sfatare il pregiudizio, ancora molto diffuso, di un cristianesimo ostile a ogni forma di piacere, specie se sessuale.

In questo brevissimo libro di appena milleduecentocinquanta parole ebraiche, troviamo condensata l’essenza dell’amore stesso: esso, in tutte le sue manifestazioni, è «fiamma di Jhwh», viene da Dio. In particolare la prima parte del cap. 7 ( Ct 7, 1-14) potrebbe essere intitolata Il canto del corpo. Il coro invita la Sulammita (la giovane donna) a farsi vedere, a voltarsi per essere meglio ammirata e subito lo sposo prorompe in una lode entusiastica della bellezza della sua donna: partendo dai piedi, si estende ad ogni parte del corpo, comprese quelle più intime. Egli confessa il desiderio di godersi quel dolce corpo come espressione concreta di un amore profondo.
A sua volta la sposa interviene continuando e quasi sovrapponendosi alle parole di lui: le due bocche congiunte si scambiano frasi dolcissime che culminano nella proposta di passare una notte d’amore all’aperto, nella contemplazione del paesaggio primaverile: la vita che si rinnova, la natura che fiorisce, i profumi e i frutti… tutto è dono di Dio, creato da Lui come «cosa buona».
Il corpo degli amanti, con i suoi gesti di amore, linguaggio muto e al contempo eloquentissimo, è, nel tripudio della creazione, «cosa molto buona».

 

Per approfondire:

Come un canto d’amore, lectio di Sr. Benedetta Rossi all’Incontro diocesano fidanzati 2011
R. Bonetti – P.Rota Scalabrini – M.Zattoni – G..Gillini, Lezioni d’amore, Queriniana 2000
E. Bosetti, Cantico dei Cantici, ed. San Paolo 2001
Comunità di Caresto, Cantico dei Cantici, EDB 1999
G. Ravasi, Cantico dei Cantici, ed. Paoline 1987