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Nel giorno della solennità di Ognissanti (1 Novembre 2007) il Cardinale Tettamanzi ha inaugurato e benedetto il santuario diocesano della famiglia dedicato a Santa Gianna Beretta Molla, ricordando il dovere di essere testimoni del Signore e del suo amore.

Il primo novembre 2007 il cardinale Dionigi Tettamanzi ha inaugurato a Mesero il Santuario della famiglia intitolato a santa Gianna Beretta Molla.

La Chiesa stessa canonizzando Gianna, l’ha indicata come esempio da imitare a tutti i credenti. Come ricordava l’Arcivescovo, Beretta Molla è stata «la prima canonizzazione che riguarda direttamente la nostra diocesi dopo san Carlo Borromeo» ed è«la prima madre di famiglia che, dopo i primi tempi del cristianesimo e dopo il Medioevo, viene riconosciuta come santa da tutta la Chiesa».

Ma se Gianna ha raggiunto la gloria degli altari non è soltanto per il gesto estremo che ha compiuto, donando la sua vita fino al sacrificio, ma perchéla sua esistenza è stata una risposta, giorno dopo giorno, alla volontà del Signore. Questa donna esemplare ha vissuto fino in fondo la sua vocazione di sposa, madre e medico, assumendo ogni compito con grande senso di responsabilità e con fede profonda. Tuttavia di Gianna si sottolinea la “ferialità”, la “santità popolare”, che la rende vicina a tanta gente.

E’ quest’idea della santità possibile che la Chiesa vuole annunciare ai cristiani di oggi, per dire loro che a nessuno è precluso il cammino di una fede radicale. «La santità che ci presenta è, come ogni santità eroica – diceva il cardinal Martini -, qualcosa di straordinario ma insieme semplice. Tale apparente contraddittorietà è il paradosso della nostra vita cristiana: un eroismo semplice, una normalità esemplare, una sublimità a noi vicina, una santità popolare».

La notorietà di Gianna Beretta Molla ha già raggiunto tutti i continenti e non va dimenticato che uno dei miracoli che hanno permesso la sua beatificazione e canonizzazione è avvenuto in Brasile. «Molti sono stati anche gli scritti su di lei – ricordava il cardinal Tettamanzi l’8 settembre scorso -, in circa venti lingue diverse». Inoltre sono«moltissime le lettere pervenute da ogni parte del mondo, che ringraziano la santa e che chiedono sue reliquie o pubblicazioni e sussidi su di lei».

Oltre al Santuario,nei locali della canonica è stato realizzato anche un “Centro di spiritualità” gestito dal rettore don Tiziano Sangalli. Lo scopo è quello di aiutare gli adolescenti e i giovani a orientarsi e riflettere sulla vocazione matrimoniale, di offrire occasioni di formazione ai fidanzati che si preparano alle nozze e ad approfondire temi di spiritualità familiare per le coppie.

«Il Centro – spiega don Sangalli – potrà anche essere un punto di riferimento per aiutare le coppie in difficoltà e per accompagnare nella vita spirituale quanti si trovano in situazioni matrimoniali irregolari perché separati o divorziati oppure desiderano incamminarsi dalle varie forme di convivenza verso una comprensione serena di come possono arrivare a celebrare il matrimonio cristiano».

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dai Certosini a Santa Gianna

Nel 2002 sono iniziati i lavori di recupero e di restauro dell’edificio ecclesiale per trasformarlo, secondo quanto stabilito dai cardinali Carlo Maria Martini e Dionigi Tettamanzi, arcivescovi di Milano, nel Santuario della Famiglia, dedicato a Santa Gianna Beretta Molla, mentre l’adiacente vecchia canonica diventerà il Centro di Spiritualità Familiare e di Servizio alla vita.

Valeriano Castiglioni, storico locale

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Un luogo per diffondere la bellezza dell’amore coniugale e materno

Tredici anni fa emerse il desiderio dei fedeli di Mesero di edificare un Santuario che ricordasse santa Gianna Beretta Molla, così da mantenere vivo nella memoria il suo esempio di santità.

Giuseppe Colombo, Parroco di Mesero