Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

La vita nello Spirito di Cristo, morto e risorto, alimenta la vita credente, sollecita una conversione continua e plasma l’umanità di ciascuno a immagine del Figlio di Dio. Il dono dello Spirito ci innesta come tralci uniti alla vite che è Cristo stesso. Da lui riceviamo la linfa vitale per rimanere uniti a lui e tra noi per sempre

Pietro disse: “Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso”. All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: “Che cosa dobbiamo fare, fratelli?”. E Pietro disse loro: “Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro”. (At2,36-39)

La vita nello Spirito di Cristo, morto e risorto, alimenta la vita credente, sollecita una conversione continua e plasma l’umanità di ciascuno a immagine del Figlio di Dio.
Il dono dello Spirito ci innesta come tralci uniti alla vite che è Cristo stesso. Da lui riceviamo la linfa vitale per rimanere uniti a lui e tra noi per sempre.
La domanda che pongono gli uditori del discorso di Pietro che proclama Gesù come il Signore: “Che cosa dobbiamo fare, fratelli” guida lo sviluppo dei temi della Quattro Giorni 2018
(in allegato il volantino con l’indicazione delle date e dei luoghi).
Negli ultimi anni abbiamo accompagnato la pubblicazione dei sussidi diocesani per l’Iniziazione cristiana dal titolo generale “Con te!” con la riflessione su temi inerenti la formazione partendo dalla analisi delle dinamiche portanti del nuovo itinerario per l’Ic.
Sulla scia degli argomenti già proposti mettiamo a fuoco in questa Quattro Giorni la dimensione etica della vita cristiana, intesa come vita nuova nello Spirito per essere conformati in tutto e per tutto al Signore Gesù.
Nella prima relazione, introduttiva al tema e di carattere biblico, si pongono le basi per la comprensione della libertà e della responsabilità come risposta all’iniziativa gratuita e sovrabbondante di Dio.
Nella seconda relazione, di carattere psico – pedagogico, l’attenzione è posta sullo sviluppo della coscienza etica del ragazzo nella sua crescita tra i sette e i dodici anni. Quali dinamismi occorre conoscere per capire come il ragazzo passa da una coscienza eteronoma progressivamente a una coscienza autonoma?
Nella terza relazione, di carattere catechetico, si propone una rilettura dell’itinerario etico sviluppato nel percorso IC diocesano elaborato nei nuovi sussidi.
Nella quarta relazione ci si discosta parzialmente dal tema di fondo circa l’educazione della dimensione etica nell’itinerario dell’IC. Si sollecita la coscienza degli educatori e in particolare dei catechisti circa la necessità della formazione come adulti credenti chiamati a dare ragione a se stessi primariamente, ai ragazzi e ai genitori che accompagnano della speranza che li anima e li appassiona nell’annuncio del Vangelo.
Oltre alle relazioni non mancheranno alcune appendici in particolare circa il progetto di formazione dei catechisti per i prossimi anni.
L’invito a partecipare è rivolto alla Comunità educante: presbiteri, religiosi, religiose, diaconi, catechisti, educatori.

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