L’Iniziazione Cristiana vuole introdurre all’incontro personale con Gesù nella comunità cristiana, cioè alla vita cristiana nelle sue diverse dimensioni (Conferenza Episcopale Italiana, Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia, n. 52).
“È iniziazione cristiana l’atto generativo di una comunità che tramite un bagno di vita ecclesiale propone con gioia un tirocinio, un apprendistato alla vita cristiana attraverso le tappe sacramentali, per persone che non hanno più o quasi più o non ancora un’esperienza concreta di vita cristiana, cioè di relazione con il Signore Gesù all’interno della comunità dei suoi discepoli” (Enzo Biemmi, Convegno nazionale degli Uffici Catechistici, Salerno 2018).
La catechesi per i fanciulli e i ragazzi dai sette agli undici anni vuole quindi essere un’esperienza ecclesiale d’incontro con il Signore Gesù che li introduce, mediante i sacramenti, alla vita cristiana nella sua interezza. Per raggiungere questo duplice obiettivo si è reso necessario mettere da parte il modello di impronta scolastica che di fatto ha caratterizzato la catechesi fino a tempi molto recenti (un libro: il catechismo; un insegnante: il catechista; una classe che apprende nozioni sulla fede…), a favore di un modello di cammino a più dimensioni, corrispondenti alle dimensioni fondamentali dell’esperienza cristiana.