Comunione, corresponsabilità, solidarietà, partecipazione. Sono i quattro valori su cui si fonda il sistema italiano del Sovvenire. L'Arcivescovo di Milano è intervenuto esplicitamente sul tema. Lo ha fatto rivolgendosi ai preti (*). Il compito di educare ed educarsi a questi principi riguarda sia il clero sia i fedeli. La presente pagina, attraverso esempi concreti, illustra il bene causato da tale cespite. Un fiume che ha due affluenti: le Offerte deducibili, riservate esclusivamente per il sostentamento del clero; l'8x1000, destinato al culto e alla pastorale, alla carità (in Italia e nel Mondo) e al sostentamento del clero...
Le parole di Mons. Mario Delpini si possono raccogliere attorno a tre suggerimenti.
Il primo interpella la percezione che il sacerdote ha di sé.
«Rendiamoci conto che siamo dei privilegiati per le sicurezze che abbiamo, perché, appena entriamo nel ministero, abbiamo a disposizione una casa, dei servizi, una retribuzione. Viviamo questa consapevolezza contro la retorica del dire che abbiamo lasciato tutto per servire il Signore».
Il secondo suggerimento mira all’educazione dei fedeli.
«Dovremmo coinvolgere le nostre comunità nel sostentamento dei sacerdoti. Per esempio nella forma delle offerte deducibili, ora poco praticata, l’intraprendenza del popolo cristiano può farsi carico dei propri sacerdoti, liberando risorse nel sistema dell’8×1000 da destinare alle necessità della carità, del culto e della pastorale. Tutti dobbiamo essere un poco più sobri e poveri».
L’ultima esortazione raccomanda la condivisione delle risorse, in Italia e nel mondo.
«Dovremmo destinare i danari che non spendiamo per le spese correnti non all’accumulo, ma contribuendo con generosità personale alla cassa comune e all’Opera Aiuto Fraterno. Vi invito a essere generosi nella carità verso Paesi e Istituzioni in povertà».
(* Duomo di Milano, 12.03.2019)