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Nel mese di novembre si propone a tutte le parrocchie una sensibilizzazione straordinaria circa le Offerte deducibili. L’invito mira - con versamento nominale - a raccogliere in ogni comunità, in novembre, una mensilità del proprio prete. Affiancando a questa prassi, un incontro formativo sul Sovvenire

di Massimo Pavanello
Incaricato diocesano Sovvenire

«Passata la festa, gabbato lo santo». Il proverbio popolare, trova cittadinanza in diversi ambiti. Ma quando si tratta di valori da condividere, non dovrebbe essere citato neppure per scherzo. Prendiamo, ad esempio, la Giornata nazionale per il sostentamento del clero. C’è una data celebrativa, in settembre, ma l’apprezzamento per lo strumento delle Offerte deducibili trova espressione in qualsiasi momento dell’anno. E in ripetute occasioni.

A tal riguardo, nel prossimo mese di novembre, le comunità sono invitate ad una sensibilizzazione straordinaria. Circa 4 mila parrocchie italiane (30 ambrosiane) parteciperanno ad esperimento che avrà un proprio protocollo. Ma tutte le parrocchie sono invitate a fare qualcosa di simile attraverso i canali già aperti.

Il progetto è sintetizzato così: Uniti possiamo, 1 comunità, 1 mese, 1 sacerdote. Si tratta di raccogliere in ogni parrocchia, solo in novembre, circa 1.000 euro per garantire una mensilità al proprio prete e ai 33.000 sacerdoti italiani.

L’intento è quello di favorire le offerte nominali, agevolando la donazione attraverso un canale dedicato. L’impegno è minimo. Basta recarsi in segreteria parrocchiale e donare una offerta, anche piccola. Sarà cura della segreteria compilare il bollettino postale a nome del fedele e sarà sempre compito della segreteria fare il versamento presso l’ufficio postale. Rendendo, successivamente, la ricevuta al titolare. Così che egli possa usarla, eventualmente, per la deducibilità nella dichiarazione dei redditi. Resta ferma, chiaramente, la possibilità che ciascuno elargisca una donazione in proprio – usando le opzioni disponibili (cfr www.unitineldono.it/dona-ora/) – senza passare dalla parrocchia.

Queste specifiche offerte convogliano verso un unico luogo: l’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, a Roma. Il quale le ripartisce in maniera equa a tutti i preti italiani. Ogni sacerdote è il testimonial/garante più affidabile di questo processo. Il mensile arriva regolarmente a ciascuno, da più di trent’anni.

Purtroppo però, il sostegno dei sacerdoti grava molto sull’8xmille. E le offerte di cui parliamo, coprono meno del 2% del fabbisogno generale.

I Vescovi lombardi, in una lettera alle Comunità cristiane della regione, hanno invitato a promuovere questo canale, esplicitando i rischi che si celano dietro l’abitudine di considerare il Sovvenire un dato acquisito.

Hanno scritto: «Chiediamo aiuto, affinché siano le singole Comunità a garantire il sostentamento ai loro presbiteri, anche con le “Offerte deducibili”, compito e dovere proprio dei battezzati. Incoraggiamo ad implementare tali offerte, così da liberare maggiori risorse dell’8×1000 per l’evangelizzazione e la carità. Sarebbe un bel segno anche per la Comunità civile. Il sostegno assicurato potrebbe, infatti, deresponsabilizzare sia i presbiteri – che rischiano di sentirsi tutelati – sia i fedeli, che si espongono a delegare il proprio impegno ad un Ente centrale ipotizzato come anonimo».

L’offerta liberale può essere versata in qualsiasi giorno dell’anno e può essere ripetuta anche più volte. L’iniziativa straordinaria del mese di novembre, è uno stimolo per riavviare un processo di attenzione. Insieme alla raccolta, che non esaurisce la promozione, si raccomanda alle comunità di programmare – durante l’anno – pure un momento formativo sull’argomento. Può essere svolto sia in presenza, sia online.

Per conoscere nel dettaglio cifre e numero dei donatori del proprio territorio (dati divisi per Comune), si veda l’allegato a fianco.

Per maggiori informazioni generali si visiti il sito https://sovvenire.chiesacattolica.it