Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

Deceduta il 19 luglio 2018

La vita di Franca è stata totalmente e sempre donata al Signore attraverso l’amore appassionato per tutti coloro che incontrava e che avevano bisogno.

Battezzata il 6 agosto 1930 – in famiglia erano 11 fratelli –, era una donna decisa, netta, coraggiosa, senza mezze misure. La sua fede cristiana e il suo modo di concepire e sperimentare la vita della Chiesa e l’impegno pastorale era assolutamente in linea con lo spirito e le indicazioni del Concilio Vaticano II.

Ha vissuto la vita parrocchiale, nell’hinterland milanese e poi anche a Milano Città, come occasione in cui la comunità cristiana poteva prendere carne in mezzo alla gente e per la gente, vicina ai suoi problemi, alle sue ricchezze di umanità e alle sue povertà materiali e morali.

Insegnante di religione nelle scuole elementari, imparava a conoscere i bambini e le famiglie che poi incontrava nel quartiere e nella parrocchia.

Visse a contatto con ambienti spesso difficili e trascorse anche un periodo in Australia – ai suoi tempi il viaggio in aereo durò 78 ore! – accanto agli emigrati italiani.

Nei primi anni ‘80 le capitò di leggere una pagina dell’Osservatore Romano che parlava del ripristino della Consecratio virginum. Fu per lei una gioia: aveva finalmente incontrato nella Chiesa il tipo di consacrazione che desiderava da sempre!

Data l’eloquenza della sua esistenza non fu necessaria una specifica preparazione. Il Cardinal Martini l’accolse subito, celebrando con lei per la seconda volta in Diocesi il Rito della Consecratio virginum il 7 gennaio del 1983, in Arcivescovado in forma privata, come era consuetudine in quei primi anni.

La malattia, che si manifestò quando già era anziana, fu lunga e da lei accolta con naturalezza e paziente serenità. Entrò definitivamente nella comunione con il Signore il 19 luglio 2018.