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In Facoltà Teologica tavola rotonda su "L’elogio della verginità per il Regno: il cardinal Martini sulle orme di sant’Ambrogio"

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La seconda tappa del percorso di presentazione del volume C.M. Martini, Cammini esigenti di santità ha avuto luogo giovedì 13 dicembre presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, con la tavola rotonda “L’elogio della verginità per il Regno: il cardinal Martini sulle orme di sant’Ambrogio”. Grazie agli interventi del cardinale Francesco Coccopalmerio e della professoressa Cristina Simonelli la realtà dell’Ordo Virginum nella Chiesa di Milano è stata approfondita alla luce delle parole di sant’Ambrogio e di Carlo Maria Martini, i vescovi che hanno promosso nella nostra Diocesi questa vocazione ieri e oggi.

Nel suo primo intervento il cardinale Coccopalmerio ha esordito ricordando i sentimenti di particolare affetto che Martini ha manifestato per questo stato di vita. A partire dagli interventi raccolti nel volume, facendo risuonare le parole di Martini, ha individuato in sette ambiti gli elementi caratterizzanti questa vocazione: la dominante della consacrazione come amore totale per il Signore Gesù e tensione verso la vita futura – “Per la persona consacrata Gesù è tutto, il Paradiso è tutto!”-, la rilevanza del servizio di carità, il legame con la Chiesa diocesana nella persona del vescovo, la varietà dei carismi personali, la dedizione alla Chiesa locale, la regola di vita personale e l’imitazione della spiritualità di Maria.

Il riferimento alla figura di sant’Ambrogio nelle parole del cardinal Martini è stato presentato da Cristina Simonelli come una presenza lontana dalla dotta erudizione e densa di significato vitale. Ambrogio fu un uomo di azione, di parola e di pensiero e i suoi interventi intorno alla verginità consacrata si comprendono appieno se non vengono isolati dall’insieme della sua opera. La Docente di patrologia ha fatto risuonare la vitalità delle parole di Ambrogio: ha illustrato l’importanza che per lui rivestiva la figura della sorella, come donna e come consacrata, citando esempi come gli aggiornamenti nelle lettere alla sorella Marcellina circa l’affare delle basiliche e il caso della vergine Indicia di Verona per il quale si riferisce alle parole autorevoli della sorella. Ha richiamato pure i discorsi in cui manifesta pari stima per il matrimonio e la verginità nella loro peculiarità priva di competizione.

In un secondo intervento, i relatori hanno risposto alla questione della rilevanza della verginità consacrata nel mondo e nella Chiesa di oggi. Cristina Simonelli ha richiamato la pagina di Matteo 25 per sottolineare l’importanza di quello che si è rispetto a quello che si fa. Nel mondo di oggi la verginità consacrata si colloca alle frontiere della società e della vita, con uno stile di povertà e marginalità capace di diventare segno di speranza per gli uomini e le donne di questo tempo. Il cardinale Coccopalmerio ha evidenziato quanto la verginità consacrata doni alla Chiesa di oggi una testimonianza di fede sicura e totale con quella capacità di rinuncia alla soddisfazione presente che si affida alla pienezza di vita nell’eternità, e quanto il riferimento della consacrata alla Chiesa diocesana la caratterizzi nell’assumere i tratti specifici della Chiesa locale nella quale è radicata.

Per un breve intervento l’arcivescovo mons. Delpini è riuscito a essere presente durante la presentazione, a cui hanno partecipato anche il Vicario generale, mons. Agnesi, e il Vicario episcopale per vita consacrata femminile, mons. Stucchi.

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