Ritiro in preparazione alla Quaresima
Ascolto, silenzio, preghiera, convivenza e comunicazione nella fede.
Quasi un “titolo” per il ritiro che abbiamo vissuto il 10 febbraio, all’inizio dell’ultima settimana precedente la Quaresima.
La giornata è iniziata con l’ascolto della Parola.
Don Davide Caldirola ci ha introdotto alla meditazione sul testo di Mc 16,1-8, in riferimento al tema: “La paura si prende tutto” (vale la pena ricordare che l’espressione costituisce il titolo di una pubblicazione dello stesso don Caldirola, di cui potremo valerci per un approfondimento).
Un argomento molto provocante e coinvolgente.
“La Bibbia” – così ha preso avvio la riflessione – “è piena di vita, ma anche piena di paure”; a cominciare da quella del primo uomo, che ha paura di Dio quando sente i suoi passi nel giardino: paura che il Signore gli sia nemico, che gli porti via la vita; in qualche modo, paura di vivere.
È seguito – con la stessa chiave interpretativa – un puntuale commento del brano del Vangelo di Marco, che ci presenta le donne al sepolcro. Per concludere che, se pure le discepole hanno trovato il masso del sepolcro già rimosso, un altro macigno ripiomba però su di loro, emblema della paura di vivere: “Non dissero niente a nessuno, perché erano impaurite”.
Nel tempo di silenzio successivo, abbiamo così potuto aprire il cuore nella preghiera, chiedendo il coraggio necessario per scoprire e per affrontare nella fede i blocchi che ancora rendono la nostra vita non libera, i pesi che fatichiamo a portare, le parole che non osiamo dire, le nostre paure.
La mattina si è poi conclusa con la celebrazione eucaristica.
Il pranzo in comune è stato l’occasione per esprimerci amicizia nella semplicità dei rapporti e nell’impegno della reciproca attenzione.
Quindi uno spazio di adorazione eucaristica ci ha riconsegnato al silenzio e alla contemplazione di inizio giornata.
A conclusione, una condivisione nella fede, opportunamente inserita nella celebrazione dei vespri: nella varietà e nell’autenticità dei numerosi interventi, abbiamo ancora una volta percepito la profondità della comunione che ci lega.
Continuiamo allora a sostenerci reciprocamente nella preghiera, affinché possiamo percorrere un buon cammino di Quaresima, in unione con tutte le sorelle e i fratelli della Chiesa diocesana.
Senza dimenticare di intercedere per il mondo, perché sia liberato dalle paure e viva nella pace.