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Il nostro saluto

di Laura Maffezzoni

Finché si frequenta una persona, non ci si accorge di quanto le si vuole bene…

È così per don Davide!

Sabato 10 settembre noi consacrate nell’Ordo Virginum ci siamo radunate per un pomeriggio di preghiera e di festa per ringraziarlo e per dirgli tutto il nostro bene.

Da gennaio 2016 don Davide Milanesi è stato delegato dell’Ordo Virginum, ora è giunto il momento di salutarlo, perché assumerà un nuovo incarico come parroco di una nascente comunità pastorale.

Ogni consacrata e ciascuna delle sorelle in formazione ha contribuito alla realizzazione di questo bel momento di gioia, che ci ha permesso di vedere incarnarsi quello che è il nostro essere Ordo Virginum.

Non è mancato nulla e non si è sprecato nulla!

Come le perle di una collana, tutto si è messo elegantemente in fila: l’apertura cordiale fra sorelle, sgombra da giudizio e accogliente delle diversità, diversità di età, di storia, sensibilità, visione di Chiesa… e tutto il possibile altro. E già l’evento stesso del 10 settembre, per come è stato organizzato e vissuto, è un esempio di questo stile, che deve sempre più affermarsi tra noi, come anche don Davide ci ha suggerito nell’omelia durante la celebrazione eucaristica.

Questo stile che ci caratterizza è anche merito suo che, sempre attento a ciascuna, ha cercato di valorizzare i carismi personali di tutte, aiutandoci ad esprimerli senza timore, aprendoci al bene dell’Ordo Virginum e del mondo in cui siamo immerse.

Ci ha inoltre invitate all’umiltà, che deve qualificare sempre meglio la nostra esperienza di Ordo, comunque “piccola” nel grande alveo della Chiesa e nell’ambito della vita di consacrazione; “pugno di lievito” nel mondo, così pesante e bisognoso di essere sollevato e reso lieve.

Tra i tanti doni che lui ci ha fatto, quello che più conserviamo è l’esempio della sua profonda spiritualità “ilare”, che vorremmo imparare.

E’ stato un pomeriggio di consolazione: sentire dentro di sé l’affetto, fa bene!

Il Signore benedica don Davide, lo faccia vivere sempre più solo per Gesù e lo conservi alla nostra Chiesa diocesana.

E per dirlo simpaticamente, come abbiamo scritto sulla torta: “Don Davide, resta inscì!!!”