Dopo l’ “Ordo Virginum” era giusto fosse istituito anche
l’“Ordo Viduarum” perché la vedova che vive ed opera
in diversi ambienti del mondo
possa essere segno luminoso dell’amore di Cristo
L’altra sera alcune di noi hanno avuto una breve ma privata col card. Martini.
Si inizia col presentarci personalmente quindi ci si riunisce intorno al tavolo come un piccolo cenacolo.
La malattia lo segna chiaramente ed egli presenta la sua persona con disarmata umiltà; il suo autorevole carisma e la sapienza, intatti. Ascolta vivacemente le parole di don Enrico e di Paola. Chiarisce che dopo l’ “Ordo Virginum” era giusto ci fosse anche l’ “Ordo Viduarum” perché la vedova che vive ed opera in diversi ambienti del mondo possa essere segno luminoso dell’amore di Cristo.
Ci esorta ad essere testimoni credibili, fedeli alla Chiesa, prudenti nella vita. Precisa anche che cosa significhi per lui la preghiera di intercessione: è la preghiera che si unisce alla universale preghiera d’intercessione di Cristo al padre per mezzo dello Spirito.
(Sarà con gioia che, leggendo il nostro biglietto d’accompagnamento al dono, saprà che le sue figlie chiedono di unire alla sua preghiera di intercessione anche la loro!).
Termina dichiarando la difficoltà nel parlare e la sua facile stanchezza. Ora è la benedizione. Siamo tutte presenti in questo momento, anche le aspiranti e Marina e Natalina.
E’ comunione, commozione, gioia. Poi è il ringraziamento personale; ora ci appare non più sofferente, è contento. Alla fine però don Enrico lo riaccompagna.
Gallarate – 15 dicembre 2008