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Giornata del Migrante e del Rifugiato

L’ultima domenica di settembre, la Chiesa celebrerà la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, per fare memoria dell’esperienza e dell’attualità delle migrazioni, che da sempre e a ogni latitudine caratterizzano la vita degli uomini, in cammino, alla ricerca di una vita migliore.

La Chiesa celebra questa Giornata dal 1914, come occasione per dimostrare vicinanza e preoccupazione per le diverse categorie di persone vulnerabili in movimento, per pregare per loro mentre affrontano diverse sfide e per aumentare la consapevolezza sulle opportunità offerte dalla migrazione.

Il Papa ha voluto dedicare il Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2020 agli sfollati interni: ovvero a chi è trovato a vivere e tuttora vive esperienze di precarietà, abbandono, emarginazione e rifiuto, anche a causa della recente pandemia. “In ciascuno di loro è presente Gesù, costretto, come ai tempi di Erode, a fuggire per salvarsi”, dice Francesco. Il Messaggio si articola poi in sei riflessioni-azioni: conoscere per comprendere, farsi prossimi per servire, ascoltare per riconciliarsi, condividere per crescere, coinvolgere per promuovere, collaborare per costruire: perché “nei loro volti siamo chiamati a riconoscere il volto del Cristo”.

Il Messaggio, reso pubblico lo scorso 13 maggio in occasione della festa della B.V. Maria di Fatima, è reperibile al link qui sotto, mentre è possibile trovare materiali per la preparazione della Giornata nel sito Sezione Migranti e Rifugiati della Santa Sede e nel sito della Fondazione Migrantes.