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Lunedì 3 febbraio in Cattolica incontro promosso dall’Arcidiocesi, da «La Rivista del Clero Italiano», da Vita e pensiero e dall’ateneo. Tra gli ospiti: Monica Martinelli, Luca Bagetto, Stella Morra, Eraldo Affinati, Antonio Loffredo

Si sente la necessità di recuperare una dimensione positiva dell’autorevolezza in campo pastorale e sociale, perché se ne è affievolito il senso e il valore, che non è quello di un ritorno al patriarcato prevaricante, ma capacità di guidare e aprire strade indicando orizzonti fecondi.

L’incontro di aggiornamento del Clero 2025 “L’autorità che serve”, organizzato insieme alla “Rivista del Clero Italiano”, edita da Vita e Pensiero, si svolgerà presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore il 3 febbraio (Cripta Aula Magna, ore 10:00-13:00, 14:30-17:30, iscrizione al link https://embedrd.ircmi.it/node/445 ). Una giornata di formazione per il clero, ma aperta a tutti gli interessati, su come la Parola può essere autorevole e guidarci in un mondo così bisognoso di sanare conflitti e soccorrere i più deboli.  Tra gli ospiti: Monica Martinelli, Luca Bagetto, Stella Morra, Eraldo Affinati, Antonio Loffredo (scarica la locandina).

 

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Dopo i saluti introduttivi di Giuliano Zanchi, Direttore della “Rivista del Clero Italiano”, la giornata si apre con Monica Martinelli, sociologa, docente dell’Università Cattolica, con un intervento intitolato “Autorità. Custodire l’essenziale”. Martinelli al tema ha dedicato il libro La porta dell’autorità (con Mauro Magatti, Vita e Pensiero), dove appunto spiega come un mondo senza autorità non sia possibile, se non a costo di perdere la libertà, autorità che può essere vista come una porta che, mentre inquadra – definendo così una direzione –, al tempo stesso apre a un futuro che ancora non c’è ma che pure non procede dal nulla.

Secondo ospite è Luca Bagetto, che parlerà del binomio cristianesimo e civiltà, sul “Far credere”, come sfida di una tradizione. Bagetto, filosofo, docente dell’Università di Pavia e presso l’Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata di Milano, è autore del volume San Paolo. L’interruzione della Legge (Feltrinelli), che attualizza il messaggio evangelico con un sorprendente parallelo tra l’epoca ellenistica e la globalizzazione, che condividono l’urgenza della ricerca di un riparo dalla legge astratta e vessatoria.

Dopo il dibattito i lavori riprendono alle 14.30 con Stella Morra, teologa, docente presso la Pontificia Università Gregoriana e attenta studiosa di de Certeau, che ha tra i suoi cardini proprio il tema del potere e dell’autorità come autorialità, capacità di aprire e indicare strade. L’intervento è intitolato “Tra di voi non sia così. Poteri, ministeri e comunità nella Chiesa”.

La giornata si chiude con il dialogo “Autorità e generazioni. Nell’epoca di crisi della trasmissione” tra Eraldo Affinati, scrittore, insegnante e animatore culturale, e don Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità di Napoli, moderato da mons. Luca Bressan. Entrambi sono testimoni e fautori di due esperienze concrete di buona autorevolezza, quella appunto che indica, soprattutto ai giovani, orizzonti di esperienza reali per cui vale la pensa spendersi: Affinati ha fondato con la moglie la Scuola Penny Wirton per l’insegnamento gratuito dell’italiano ai migranti che oggi ha diverse sedi, ricevendo anche il plauso del Presidente della Repubblica Mattarella; don Loffredo è fautore del recupero e della valorizzazione delle Catacombe partenopee e la gestione innovativa di questo bene culturale di rara importanza storico-archeologica effettuata dai giovani del rione costituitisi in cooperativa, grazie alla quale non solo un bene comune è tornato a essere visitato ma ha creato lavoro per i giovani più fragili, generando un’economia reale non sostenuta da finanziamento pubblico: i giovani hanno investito in questa attività soldi raccolti presso Fondazioni e le loro energie di volontariato.