Proposto dalla Formazione Permanente del Clero e dai Gesuiti di Milano, il corso è rivolto ai preti, ai diaconi, ai religiosi/e, ai consacrati/e ed ai laici impegnati nell’accompagnamento. Sarà guidato da p. Stefano Titta S.J. Iscrizione intro il 1° ottobre
Cosa intendiamo per accompagnamento spirituale: aiutare la persona a prendere coscienza che dentro di sé c’è “l’uomo nascosto nel cuore” (1Pt 3,4, traduzione letterale) per farlo emergere e valorizzarlo nell’ascolto della volontà di Dio per fare scelte più libere e spiritualmente consapevoli in Lui.
Può succedere che, presi da aspetti più visibili e immediatamente utilizzabili, si passi molto tempo senza valorizzare significativamente questa realtà fondamentale. Anche nella pastorale, qualche volta, la dimensione del “fare apostolico” sembra quasi indipendente da quella dell’interiorità e del discernimento.
Tuttavia, questa vita intima, interiore si muove e agisce anche a nostra insaputa e portando sempre i suoi effetti, sia negativi che positivi.
Quelli positivi sono frutto dello Spirito Santo, del nostro essere “figli di Dio”, animati dall’azione dello stesso Spirito “che è stato riversato nei nostri cuori” (Rom 5,5). È l’inabitazione delle Tre Persone divine promessa da Gesù: “Prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23). Il nostro desiderio di vivere in pienezza, di amare ed essere amati, di spendere la vita per qualche cosa di grande, di sacrificarci per amore… riflette, in qualche modo, questa Presenza. C’è, quindi, dentro di noi una vita intima che preme.
Ma essa attende anche di essere liberata dagli effetti negativi, che pure sono ben presenti e “sensibili”: le scorie dell’egoismo, delle cattive abitudini, di un’educazione condizionante e talvolta deformante; l’attrattiva di falsi ideali. Scoprire e liberare questo “uomo nascosto nel cuore” è il compito del cammino spirituale a cui l’accompagnatore/l’accompagnatrice è chiamato/a a prestare il proprio aiuto.
Il nostro breve corso, rivolto ai preti, ai diaconi, ai religiosi/e, ai consacrati/e ed ai laici impegnati nell’accompagnamento, offre consapevolezza e contenuti che permettano di (1) conoscere più da vicino “l’uomo interiore” per (2) valorizzarlo e (3) poterne fare luogo di discernimento e di scelte significative secondo Dio.
Per questo partiremo dalla nostra esperienza personale, come luogo di “affioramento” di questa presenza e ne leggeremo alcune caratteristiche, sia attraverso il modo con cui il Signore ha accompagnato il suo popolo nella Storia della salvezza, sia attraverso le scienze umane (antropologia e psicologia). Tali letture ci permetteranno di mettere a fuoco alcuni strumenti utili per svolgere questo servizio. E sì, perché sappiamo – per esperienza – che per educare, bisogna farsi educare. Per accompagnare, bisogna lasciarsi accompagnare. Con l’obiettivo ultimo di offrire alle persone uno spazio in cui ciascuna possa trovarsi con il Signore e giungere alle sue scelte con più consapevole libertà e amore.