Incontro in collaborazione con il Servizio per la famiglia. Disponibile la registrazione
Dopo l’incontro sul tema dell’amministrazione dei sacramenti alle persone con disabilità, proponiamo un altro webinar che si ricollega al Convegno diocesano dello scorso 6 maggio (clicca QUI) e che vuole rimarcare l’importanza dell’attenzione da avere all’intera famiglia in cui vive una persona con disabilità.
Più volte, come Consulta diocesana, abbiamo ribadito che quando si parla di progetto di vita, esso non riguarda solo il membro con disabilità, ma l’intero nucleo, perché quando piomba la disabilità in una famiglia, come ha detto una mamma: “Se vi ta bene ti sconvelge la vita, se ti va male, te la rovina”. La quotidianità dei componenti della famiglia, volente o nolente, cambia e per alcuni, specialmente i genitori, in modo drastico. E in questo ribaltamento della esistenza con tutte le sue fatiche, preoccupazioni e angosce, si fa largo sempre di più un elemento che non fa nient’altro che appesantire il trascorre dei giorni, ovvero la solitudine, il sentirsi soli nell’affrontare le incombenze quotidiane per cui anche le cose che teoricamente dovrebbero essere scontate, nella realtà non lo sono.
Cosa può fare una comunità cristiana?? Tanto! Perché facendosi prossima può far uscire dall’anonimato tante famiglie con persone con disabilità all’interno che vivono “ai margini”, che non partecipano molto alla vita comune di una comunità, di un paese, di una città e così facendo alimentano, senza volerlo, quel senso di solitudine. A fronte di famiglie che hanno il coraggio di fare il primo passo, ve ne sono tante altre che rimangono in disparte, in balia delle continue fatiche, talvolta vere e proprie “battaglie” che devono portare avanti per il bene dei propri figli.
Il webinar di lunedì 11 dicembre alle ore 21 avrà come titolo: FAMIGLIA DI FAMIGLIE: UN INCONTRO CHE PROFUMA DI “NOI”. Come diffondere il buon profumo dell’ascolto reciproco, contrastando la “puzza” dell’esclusione e della emarginazion.
A partire soprattutto dal racconto di alcune famiglie, vogliamo mettere in evidenza quanto una comunità possa fare tanto bene per loro, avvicinandosi con molta semplicità, evitando un approccio pietistico o di esaltazione, ma con il desiderio che anch’esse possano sentirsi parte di una famiglia più grande che accoglie tutti, che poi è quello che la Chiesa è chiamata ad essere.