La fede dei discepoli si mostra sempre abitata da sentimenti contrastanti, la fede si mescola all’incredulità
Pietro e Tommaso sono due figure speculari. Il primo confessa con coraggio e determinazione l’identità di Gesù: «Tu sei il cristo di Dio». Poi però non riesce a seguirlo lungo la via dell’amore crocifisso che Gesù gli prospetta. Tommaso inizialmente è incredulo, ma giunge infine a un’alta professione di fede: «Mio Signore e mio Dio». E lo fa dopo aver contemplato i segni dell’amore che ha donato tutto per noi. Nella nostra preghiera, contemplando la presenza di Gesù nell’eucaristia, memoriale della sua Pasqua, chiediamo al Signore di trasformare il nostro cuore, di farci passare dall’incredulità alla fede coraggiosa, disposta a impegnare con speranza la propria vita nella verità dell’amore, che si fa sequela.