La dinamica della chiamata è sempre misteriosa: a volte sgorga da un desiderio, altre volte irrompe in modo imprevisto; a volte chiede molta ricerca, a volte assomiglia a una scoperta improvvisa. Tutti coloro che entrano nell’avventura della sequela, vi entrano a partire dal proprio personale carico di slanci, paure, riserve, attaccamenti, affetti, desideri. Per ciascuno Gesù ha una parola adeguata, capace di smascherare e purificare ciò che ancora deve essere convertito, affinché il discepolato diventi sempre più condivisione della strada di amore e dedizione che lui, il Signore, ha percorso, fino al dono ultimo di sé.
Seguire Gesù è dunque una chiamata rivolta a tutti, ma in modo estremamente personale, che matura solo dentro un incontro, solo tessendo un rapporto vivo e vero con lui. Nella nostra preghiera chiediamo che, soprattutto in questo tempo di Quaresima, si rinnovi in profondità questa relazione, per riconoscere oggi il suo invito a stare con lui. Chiediamo, dinanzi al suo corpo offerto, di poter aderire alla sua vita e di incarnare nella nostra esistenza il suo vivere e morire per amore.