1) Per i certificati di battesimo valevoli per il compimento di atti sacramentali ci si rivolga alla parrocchia (o al diverso soggetto ecclesiastico) di competenza sul luogo in cui il battesimo è stato conferito e, per quanto concerne la loro eventuale vidimazione, al Servizio per la disciplina dei Sacramenti (sacramenti@diocesi.milano.it; t. 02/8556230). Quando necessario, sarà lo stesso Servizio a chiedere la vidimazione della Cancelleria arcivescovile.
2) Per i certificati di battesimo, anche di carattere storico, richiesti per il loro valore civile in ordine alla domanda di cittadinanza o di interesse per ricerche di ordine genealogico, ci si rivolga ai seguenti soggetti:
a) se la data di nascita è antecedente il 1866 alla parrocchia (o altro soggetto ecclesiale) competente per il luogo in cui è stato conferito il Sacramento;
b) se la data di nascita è dopo il 1866 si può presumere che le registrazioni siano state effettuate anche in Comune, dato che nel 1866 ha inizio presso i Comuni italiani la produzione dei registri con gli atti e pubblicazioni di nascita, matrimonio, morte. Bisogna dunque rivolgersi ai Comuni per la certificazione posteriore al 1865;
c) per le parrocchie soppresse della città di Milano – ad esclusione delle richieste inerenti ricerche di ordine genealogico – deve essere contattato l’archivio storico diocesano (archivio@diocesi.milano.it);
d) nel solo caso di documenti antichi (secolo XIX o precedenti), oltre al certificato propriamente inteso, potrà essere richiesta alla parrocchia anche fotocopia del registro di battesimo, relativa ai soli dati del proprio avo: per avere valore legale il documento dovrà essere accompagnato dalla dicitura «copia conforme dell’originale custodito nell’archivio della parrocchia di …», con sottoscrizione autografa di chi di spettanza (il parroco o altro sacerdote), timbro della parrocchia e indicazione di luogo e data di firma;
e) chi chiede l’atto deve dichiarare di essere un discendente della persona di cui si domanda il certificato, allegando un documento di riconoscimento. In caso di intermediari è necessaria anche la delega o lettera di incarico con allegato il documento dell’interessato e dell’intermediario;
f) i documenti sono rilasciati dai soggetti sopra indicati senza alcuna tassa amministrativa, ma la Parrocchia o l’Archivio Storico hanno diritto di richiedere un adeguato compenso, a copertura delle spese complessivamente sostenute (indicativamente 50 euro).
La Cancelleria non dispone di dati relativi ai certificati di battesimo e non funge da punto di intermediazione, né da centro di informazioni rispetto al rapporto tra i richiedenti e i soggetti competenti per l’ottenimento dei certificati stessi, come sopra richiamato.
3) Per i certificati di cui al punto 2, una volta ottenuti i documenti richiesti, sarà possibile contattare la Cancelleria arcivescovile per la vidimazione degli stessi, secondo una delle seguenti possibilità:
a) Recandosi di presenza alla Cancelleria arcivescovile: in ragione delle regole vigenti per l’accesso alla Curia arcivescovile occorre fissare un appuntamento con la Cancelleria, concordando data e ora (cancelleria@diocesi.milano.it; t. 02/8556.221-314), precisando il nominativo di chi si presenterà e il titolo di competenza (un rappresentante della parrocchia, il diretto interessato o un suo rappresentante), consegnando l’originale del documento (che non dovrà essere vecchio di più di sei mesi). La vidimazione è rilasciata immediatamente, espletate le procedure per la sua produzione. Il compenso economico è previsto nella misura di 5 euro per ogni vidimazione effettuata.
b) Inviando il documento mediante posta ordinaria, raccomandata o corriere (non possono essere vidimate le copie, non è pertanto possibile ricorrere alla email): una volta pervenuto il documento (da spedirsi a: Cancelleria arcivescovile; piazza Fontana, 2; 20122 Milano MI; Italia), se in originale e recente (non vecchio più di sei mesi) verrà vidimato e rispedito per posta ordinaria. Il compenso economico è previsto nella misura di euro 5 per ogni vidimazione effettuata, cui si aggiungono le spese di spedizione (potrà essere anche già messa a disposizione la busta preaffrancata per l’invio successivo). Per il pagamento, se non si provvede altrimenti, verrà indicato dalla Cancelleria il codice IBAN per il bonifico. I documenti provenienti dalle parrocchie sono rispediti alle stesse (e non al richiedente originario), salvo sia trasmessa anche busta preaffrancata per l’invio altrove.
La Cancelleria non risponde della tempistica, dei disservizi o delle eventuali omesse consegne addebitabili al servizio postale.