Andata e ritorno dall'Argentina, il viaggio di Gianni da Col, partito al mondo come muratore e tornato al paese come uomo
Condurre varie esperienze nello scorrere del tempo radica sempre più in me la convinzione che, come afferma il Manzoni al capitolo XVII dei Promessi Sposi utilizzando le labbra di Renzo Tramaglino: «La c’è la Provvidenza!».
In effetti la lettura del volumetto di Giuliano Dall’Ò, Come un ombre in uno sfondo infinito. Cronache di un viaggio nelle Americhe, Amanzon Italia Logistica, Torrazza Piemonte (TO) 2020, mi ha offerto la possibilità di considerare sotto un altro profilo le copiose richieste di estrazione dai duplicati dei registri di Battesimo delle certificazioni necessarie per il conseguimento della doppia cittadinanza (Legge 91/1992) che sovente giungono in Archivio storico diocesano.
Questo romanzo storico, come testimoniato dal sottotitolo, descrive il viaggio di Gianni Da Col che partito da Belluno con la ferma intenzione di lavorare come muratore in vista di un futuro migliore, dopo soli tre anni, sceglie di tornare in Italia per varie ragioni: il grave infortunio sul lavoro che lo ha portato ad essere ricovero all’ospedale in fin di vita, il fallimento della sua iniziativa imprenditoriale volta alla realizzazione di una piccola azienda edile ed, infine, la delusione amorosa con Maria. Gianni, tornato in Italia, prosegue a lavorare migrando in Belgio, in Svizzera, a Milano per compiere la propria esistenza a Longano.
Nel viaggio di ritorno Gianni da Col incontrerà Silvano Pellizzari un giornalista che «intervistandolo a più riprese» riporterà su di un taccuino i loro vari colloqui ed il materiale biografico così raccolto sarà utilizzato per la stesura di vari articoli inerenti i migranti italiani all’esterno. Parecchi anni dopo Paola Pellizzari, rileggendo il taccuino del bisnonno Silvano, deciderà di incontrare nuovamente Gianni per avere ulteriori dettagli necessari alla stesura della tua Tesi di laurea circa le migrazioni italiane nel secondo dopoguerra.
Nel racconto di Giuliano Dall’Ò sono accennate varie tematiche come la sintetica presentazione del primo peronismo ossia la politica adottata in Argentina da Juan Domingo Peron attraverso la mediazione dalla moglie Evita, il rapporto fra uomo e natura/cultura ed in particolare l’appartenenza dell’uomo al ciclo della vita (tema da cui deriva il titolo: l’uomo è paragonato all’ombra proiettata dal sole nell’infinito orizzonte della pampa) e la visione antropologica secondo la quale l’uomo è un viaggiatore (cfr. Homo viator di Gabriel Marcel) e la visione tripartita del tempo secondo la quale il passato appartiene alla persona ma come un ricordo, il futuro ancora non appartiene alla persona perché ancora da realizzare mentre il presente è l’unico tempo che la persona può abiare (cfr. «Impara dal passato, vivi nel presente, spera nel futuro. L’importante è non smettere mai di farsi delle domande». Albert Einstein).