I tre volumi offrono alle comunità cristiane appartenenti all’antica pieve di San Vittore di Missaglia, diversi spunti di riflessioni per meglio interpretare la vita cristiana ed ecclesiale
I tre volumi offrono alle comunità pastorali delle parrocchie appartenenti in antico alla pieve di San Vittore di Missaglia, diversi spunti di riflessioni per meglio interpretare la vita cristiana ed ecclesiale, ripercorrendo un cammino di fede ininterrotto protrattosi per circa quindici secoli. Concorrono inoltre a dischiudere un ampio sguardo sulla Chiesa locale nel passato entrando nei meandri della storia. Conducono alle sorgenti della fede cristiana, alla ricchezza della sua tradizione. Idealmente offrono l’opportunità a quanti si immergeranno nella lettura di unirsi a generazioni di fedeli, che nel territorio plebano hanno vissuto intensamente la loro esperienza religiosa con slancio generoso.
LA VISITA PASTORALE DELL’ARCIVESCOVO GABRIELE SFORZA NELLA PIEVE DI SAN VITTORE DI MISSAGLIA, pp. 197. Il primo volume prende in considerazione quattro documenti prodotti in occasione della più antica Visita pastorale nota per la pieve di Missaglia. L’esame a cui è sottoposto il prevosto spazia dalla liturgia sacramentale ai canonicati, dai diritti ecclesiastici plebani alle singole rettorie. Di particolare interesse la testimonianza raccolta nella cura di San Vittore di Brianza, dalla quale risulta la presenza, sulla sommità del colle, di una torre campanaria antesignana dell’attuale Campanone della Brianza. L’indagine condotta su questa antica cura ha permesso di riconsiderare alcune carte, che concorrono a retrodatare un documento noto, sin qui attribuito al 1431, riferibile invece al 1331: ricollocazione che ha favorito un significativo aggiornamento della cronotassi dei prevosti di Missaglia. L’indagine fissa quindi la situazione della pieve prima dell’assise conciliare tridentina.
LA PIEVE DI MISSAGLIA NEL 1567 – DAGLI ATTI DI VISITA DI PADRE LEONETTO CHIAVONE PRIMO VISITATORE DI SAN CARLO, pp. 565. Il secondo volume propone la trascrizione del primo e più antico documento organico prodotto dalla curia milanese dopo il Concilio di Trento, dal visitatore padre Leonetto Chiavone. Consta di 277 fogli impiegati per descrivere le 19 parrocchie appartenenti alla pieve di San Vittore di Missaglia. L’attenzione è rivolta innanzitutto ai luoghi di culto per estendersi poi alla più articolata realtà della cura: chiese sussidiarie, paramenti e suppellettile, diritti ecclesiastici, clero, confraternite, dottrina cristiana.
Mentre nel primo capitolo è contestualizzato il documento proposto, il secondo riporta la libera trascrizione dei 98 fogli impiegati nella stesura degli Atti; il terzo sviluppa un esame tematico dell’intero e complesso documento, mentre il quarto ripropone la trascrizione dell’intero volume XL, custodito nell’ASDMi, riferibile alla pieve di Missaglia. Nel complesso il testo fissa la situazione della pieve di Missaglia prima dell’avvento della riforma intrapresa da San Carlo.
NOTIZIE DI MISSAGLIA E SUA PIEVE RACCOLTE DAL 1853 IN POI DAL SACERDOTE GIOVANNI MARIA DOZIO, pp. 413. Il terzo volume contiene la trascrizione degli appunti dell’illustre dottore della Biblioteca Ambrosiana, ora depositati presso la Biblioteca del Capitolo Metropolitano di Milano, che non riuscì a pubblicare, corredati di note e fonti.