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La storia dell’Eremo

12 Marzo 2003

L’Eremo San Salvatore fu costruito nel 1536 da alcuni frati Cappuccini, che cominciarono a fabbricare alcune piccole stanze su un terreno di proprietà di un nobile della zona, un certo Leone Carpani.
I primi padri che abitarono il convento furono Marco da Bergamo ed Evangelista da Canossa. Nel 1562 fu consacrata la chiesa dall’allora Vescovo di Ivrea Monsignor Gerolamo Ferraguti.
Nell’anno 1578 per consiglio di S. Carlo Borromeo, Arcivescovo di Milano le celle tramezzate da vimini e creta furono demolite e sostituite da celle edificate in pietra e calce. Nel 1584 anno della sua morte San Carlo Borromeo effettuò la sua ultima visita.
Fino al 1810 il convento visse con intensità la sua presenza e la sua attività nonostante che dal 1797 la Repubblica Cisalpina fece sparire 30 mila frati e centinaia di conventi.
Ma il 10 aprile del 1810 Napoleone I decretò lo scioglimento del convento, la chiusura della chiesa, l’evacuazione entro venti giorni. Da allora sino al 1952 il convento perse la sua natura di luogo di preghiera e di silenzio.
In quell’anno Luigi Dossi ed Enrico Camurati che erano alla ricerca di un luogo per farne un centro di formazione religiosa dei giovani scoprirono la possibilità di acquistare l’Eremo e riportarlo lentamente all’antico scopo e splendore.

Da allora con continui adeguamenti e ristrutturazioni, sino all’ultima del 1995-1996 l’Eremo è diventato un luogo accogliente per coloro che desiderano stare tu per tu con il Signore.