#Tag: profughi e rifugiati
Graglia: «Si negozia quando le armi tacciono»
Continua in modo sempre più cruento la guerra in Ucraina, si fa sempre più fatica a decifrare i bilanci ufficiali e i toni delle discussioni purtroppo si stanno alzando. In questi giorni sono previsti altri colloqui di pace che si spera porteranno prima o poi a un "cessate il fuoco". A Marconi Radio Aperta, Piero Graglia, docente di Storia delle relazioni internazionali all'Università Statale di Milano
Sinibaldi: «Bisogni crescenti, i fondi raccolti dalle Caritas sono incredibilmente preziosi»
L'accoglienza dei profughi che scappano dalla guerra. Come vengono utilizzati i fondi raccolti da Caritas italiana e ambrosiana? Ne parliamo con Silvia Sinibaldi, direttrice per gli aiuti umanitaridi Caritas Europa
Sinibaldi: «I fondi raccolti dalle Caritas sono incredibilmente preziosi perchè i bisogni sono crescenti e variegati»
L'accoglienza dei profughi che scappano dalla guerra. Come sono stati utilizzati i fondi raccolti da Caritas italiana e ambrosiana? Ne parliamo con Silvia Sinibaldi, direttrice per gli aiuti umanitari di Caritas Europa
Pedrazzi: «Mandati di arresto per crimini di guerra? Difficile poi eseguirli»
Possibili crimini di guerra commessi dalla Russia. Ad accertarli sarà la Corte penale internazionale. Ce ne parla Marco Pedrazzi, docente di Diritto internazionale all’Università Statale di Milano
Brivio: «Non ci sono sfollati di serie A e serie B. Tutti hanno gli stessi diritti di essere aiutati»
Secondo i dati dell’Onu, sono quasi 10 milioni i profughi in fuga dall’Ucraina. Il cardinale Bassetti, introducendo i lavori del Consiglio permanente, ha ribadito che servirebbe un piano europeo per accoglierli. Ma il fenomeno è molto più ampio a livello internazionale. Paolo Brivio (caporedattore di Italia Charitas): «Gli sfollati interni sono passati da 15 milioni del 2010 ai 50 milioni attuali, di cui molti africani. Tutti hanno gli stessi diritti di essere aiutati». (Foto Sir)
Le donne ucraine: «I nostri figli ci chiedono: quando torniamo a casa?»
Sono uscite dal Paese in macchina, a piedi, sul treno, salutando i loro uomini, per portare in sicurezza figli e nipoti. Ad accoglierle in Slovacchia un popolo a braccia aperte
Tra le tende una cappella e il sogno di tornare a casa
Al valico di confine slovacco-ucraino un lento, ma continuo passaggio di persone accolte da militari, operatori e volontari di Croce Rossa, Caritas, Ordine di Malta
Pedrazzi: «Mandati di arresto per crimini di guerra? Difficile poi eseguirli»
Possibili crimini di guerra commessi dalla Russia. Ad accertarli sarà la Corte penale internazionale. Ce ne parla Marco Pedrazzi, docente di Diritto internazionale all’Università Statale di Milano
Monsignor Vasil': «Una bimba con una gabbietta, tutta la sua casa»
A Kosice una Chiesa in prima linea negli aiuti umanitari e nell’accoglienza dei profughi: dall’inizio del conflitto sono arrivate 260 mila persone
«Gli ucraini vogliono libertà e dignità»
«Ormai non si accontentano più di una pace relativa»: così padre Volodymyr Misterman, sacerdote cattolico ucraino di rito bizantino che segue tre comunità a Varese, Meda e Gallarate, dove sono arrivati i primi profughi
A Gratosoglio accoglienza “in rete”: «Ma non mettiamo in croce chi ospita»
Parrocchie e associazioni non ecclesiali hanno accolto finora 13 famiglie ucraine, predisponendo anche protocolli di accompagnamento. Oltre l’immediato, si pensa a censire gli appartamenti disponibili
Andrei e Maria, feste di compleanno con i nuovi arrivati
Originari di Odessa, vivono in Italia da sette anni. Con due amici lui ha raggiunto la frontiera con la Moldavia e ha portato nel nostro Paese nipoti, cognate e nonne, ora ospitati in una casa della parrocchia di Trezzano Rosa
Iniziata l’accoglienza dei profughi ucraini
In diocesi si cominciano a ospitare decine di vittime della guerra. Si preparano gli affidi di bambini e ragazzi, mentre continuano gli aiuti in Ucraina e nei Paesi di confine. Nota dell'Avvocatura sull'accoglienza in parrocchia
Gualzetti: «Stiamo verificando l’adeguatezza delle offerte di accoglienza dei profughi»
Una cinquantina di parrocchie e duemila famiglie si sono offerte di ospitare i profughi ucraini. Ce ne parla Luciano Gualzetti, direttore di Caritas ambrosiana, ai microfoni di Radio Marconi
«Bombe sul teatro di Mariupol: non c’è limite al male e al peggio»
Guerra in Ucraina, nella notte bombe russe hanno bombardato Mariupol, distruggendo il teatro d’arte drammatica usato come rifugio dai civili. Nella struttura, secondo Kiev, erano rifugiate più di mille persone, in particolare donne e bambini. Ugo Pavanello, presidente del Museo diocesano di Milano: «Attacco simbolico alla cultura, veicolo di pace, oltre che alle persone»
Lambruschi: «Profughi, oltre agli ucraini ci sono gli altri»
Quasi tre milioni di persone hanno lasciato il Paese dopo l’invasione russa e la solidarietà internazionale si è mobilitata per accoglierli. Ma quanti fuggono da altre guerre e da situazioni di miseria e discriminazione? Sono indesiderati, respinti, usati come scudi umani e oggetto di tratte di ogni genere. L’inviato di «Avvenire», testimone oculare del dramma in corso al confine tra Bielorussia e Polonia, ne parla con Fabio Brenna di Radio Marconi
Caramignoli: «La nostra sede e la nostra esperienza a disposizione dei profughi ucraini»
Dal 1995, dal disastro di Chernobyl, nel Comasco una catena di volontariato offre soggiorni terapeutici e cure ai bambini bielorussi. Con Fabio Brenna a Radio Marconi, Augusta Caramignoli Fumagalli del progetto Chernobyl Mariano Comense
Caritas italiana: voli umanitari dalla Polonia all'Italia
Conclusa la missione della delegazione per verificare la situazione dei profughi. Intanto in Italia le diocesi hanno accolto finora 1500 persone su un totale di 7.000 disponibilità
Sinigallia: «Accogliamo i profughi al confine con la Romania aiutandoli a raggiungere i loro parenti»
Cresce il numero di morti e feriti a causa della guerra, molte associazioni si stanno attivando sul fronte degli aiuti, tra queste Progetto Arca. A Radio Marconi ascoltiamo Alberto Sinigallia, presidente e direttore Generale della onlus
Becchetti: «Indipendenza dal gas russo entro 30 mesi? È possibile lavorando su diversi fronti»
Con Leonardo Becchetti (Foto Siciliani-Gennari-SIR), docente di Economia politica all’Università Roma2, facciamo il punto sulle conseguenze economiche della guerra, in particolare sul fronte energetico. L’intervista per Radio Marconi è di Bruno Cadelli