#Tag: Bosnia Erzegovina
A Lipa due nuovi edifici per umanizzare la vita nel campo profughi
Inaugurati il 10 maggio da Caritas e Ipsia-Acli, sono dedicati a minori non accompagnati e famiglie. Fungeranno da refettorio e da luoghi per attività psico-sociali. Gualzetti: «Mentre aiutiamo gli ucraini, non abbandoniamo gli altri rifugiati»
Il Pimpa porta un sorriso a Lipa
Marco Rodari, clown varesino giramondo, si è esibito per una settimana nel campo profughi bosniaco, tra illusionismi e giochi di prestigio: «Era il momento di offrire il mio contributo, facendo ciò che mi riesce meglio»
Rifugiati di Lipa, nuova donazione di papa Francesco
Per sostenere la realizzazione di due sale polifunzionali e sale da pranzo per famiglie e minori accolti nel campo
A Lipa i primi pasti al Refettorio da campo
Dopo oltre due mesi, i migranti vedono una luce in fondo al tunnel. Gualzetti: «Accanto a loro per tutto il tempo necessario». Prosegue la raccolta fondi per acquistare il cibo
L'Europa si è fermata a Lipa, webinar Caritas
La situazione dei profughi in un incontro in diretta sul canale Youtube dalle 20.45
Lipa, proseguono i lavori per il Refettorio
Oltre al cibo la tensostruttura offrirà ai migranti un posto caldo dove passare le giornate invernali. Gualzetti: «Ringraziamo i nostri donatori». Venerdì 12 diretta Fb dal campo alle 12
Per i profughi di Lipa un refettorio da campo
La situazione nella nuova tendopoli resta drammatica: non c’è posto per tutti, mancano acqua corrente ed elettricità, in programma l’acquisto di un’ambulanza e farmaci. Gualzetti: «L’Europa intervenga»
Ancora gravi le condizioni degli sfollati di Lipa
In piena pandemia, non hanno acqua corrente e non possono riscaldarsi adeguatamente aumentano i casi di scabbia e le sindromi da raffreddamento
In Bosnia 900 persone al gelo, Caritas invia legna
Gualzetti sugli sfollati del campo di Lipa: «Li aiuteremo a superare l’inverno: sosteneteci». L’Iom denuncia: «Catastrofe umanitaria» alle porte dell’Europa
Rotta Balcanica, assistere i migranti con dignità e umanità
Monsignor Komarica, vescovo di Banja Luka: «In Bosnia Erzegovina c'è spazio sufficiente per poterlo fare»